Sversamento rifiuti, CIA Puglia: “Illegittima l’ordinanza Episcopo, va revocata”
“L’ordinanza numero 81 emessa il 17 dicembre 2024 dalla sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, è illegittima e va revocata”.
È Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, a chiarire in modo netto e inequivocabile i contorni di una vicenda di cui si sono occupati anche i mass media locali e nazionali. Tutto ha inizio il 13 settembre 2022, giorno in cui Nicola Nardella denuncia ai Carabinieri di Foggia l’abbandono illecito di 20 ecoballe su un fondo agricolo di sua proprietà situato a Borgo Cervaro, territorio comunale di Foggia. Quel terreno è coltivato dalla signora Chiara Specchio, locataria del fondo.
All’esito del Decreto di archiviazione delle indagini preliminari e di dissequestro dei rifiuti illecitamente abbandonati disposto dal G.I.P. del Tribunale di Foggia in data 17/05/2023, il Servizio Ambiente del Comune di Foggia ha avviato un procedimento amministrativo di rimozione e smaltimento dei rifiuti nei confronti del signor Nardella e della signora Chiara Specchio. Il 28 agosto 2023, l’avvocato Maurizio Rosario D’Andrea, in nome e per conto del signor Nardella, ha riscontrato l’atto di avvio del procedimento licenziato dal Servizio Ambiente, sia evidenziando i molteplici vizi formali di illegittimità del medesimo sia dimostrando l’assenza di colpa del suo assistito e della locataria del fondo in merito alla commissione del fatto illecito, chiedendo conseguentemente la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti a spese del Comune di Foggia, ai sensi dell’art. 192, comma 3 del d. lgs. 152/2006 (Testo Unico dell’Ambiente).
“Il 3 dicembre 2024”, spiega Fragassi, “sono stato formalmente convocato in Commissione Ambiente del Comune di Foggia per esporre ai consiglieri presenti tutte le anomalie giuridiche e amministrative del procedimento in esame e dell’incomprensibile e ingiustificata inerzia del Servizio Ambiente nel provvedere alla sua sollecita conclusione, attesa la minaccia di danno alla Salute Pubblica e all’Ambiente connessa la protrarsi prolungato dei rifiuti sul fondo agricolo. Ho chiarito ciò che stabilisce la legge: il proprietario del terreno è tenuto a rimuovere e smaltire i rifiuti solo se il Comune prova che sul proprietario grava la colpa nella commissione del fatto. Una colpa che sussiste solo se il terreno è in stato di abbandono oppure nell’omessa vigilanza. In assenza di colpa del proprietario, le spese per le operazioni di rimozione e smaltimento sono a carico del Comune”. “Proprio in ragione della manifesta violazione di legge rappresentata dell’inerzia ingiustificata del Comune, il 6 dicembre 2024, la Commissione Ambiente ha convocato l’ingegner Longo, dirigente del Servizio Ambiente del Comune di Foggia, “per sollecitarlo formalmente alla definitiva chiusura del procedimento”.
“I consiglieri comunali sono pienamente edotti e consapevoli di dove sia la ragione in questa vicenda. Per questo appare davvero incredibile l’ordinanza della sindaca. Abbiamo deciso con convinzione, dunque, di supportare giuridicamente il proprietario del terreno nella redazione di un’istanza di annullamento in autotutela dell’atto adottato dal Comune di Foggia, perché l’ordinanza sindacale di bonifica del fondo è chiaramente illegittima, sia nella forma sia nel merito”.