Tanto tuonò che piovve
Tanto tuonò che piovve. Dopo un anno di preannunci, di discussioni rissose e di rinvii, il consigliere Francesco D’Onofrio, avvocato eletto nella lista di Forum Democratico ha forzato la mano ed ha costretto il sindaco a firmare quella agognata delibera che lo inserisce nella giunta comunale. La forzatura è avvenuta durante l’incontro con Papaleo quando l’avvocato Francesco D’Onofrio è stato presentato come il neoassessore alla cultura. Non era vero ma la mossa è stata sufficiente per costringere il Sindaco Di Trani a firmare la delibera di nomina. A lui quindi il merito di aver fatto completare, pur se con ritardo, la composizione della giunta comunale di Pisticci a guida Di Trani. Ma il neo assessore Francesco D’Onofrio, con detta forzatura, ha messo a nudo almeno tre aspetti rilevanti sulla maggioranza di cui è componente. Intanto per come si è sviluppata, la sua nomina conferma l’impressione che andiamo dicendo da qualche tempo ovvero che il sindaco non ha più una sua maggioranza nel paese e che presto si sarebbe vista in consiglio comunale. Siamo stati addirittura sorpassati dagli eventi. Di fatto, in questa vicenda il Sindaco non risulta il timoniere, che vuol far credere a tutti, ma al contrario svolge un ruolo subalterno, di accondiscendenza ad una volontà non condivisa, non sappiamo se nella sostanza ma, di sicuro, nella forma con cui si è manifestata. In secondo luogo, l’atto di forza dell’avvocato Francesco D’Onofrio ha costretto il Sindaco, sottomesso dagli eventi, a perdere di vista il rapporto con gli alleati che, ci risulta, non sono stati informati dello sviluppo dai fatti e si sono ritrovati con un assessore senza un atto condiviso. Un bello schiaffo soprattutto all’alleato principale, l’UDC, che riteneva un punto di equilibrio quello raggiunto con la nomina dei quattro assessori e che l’eventuale ulteriore nomina sarebbe stata di suo appannaggio. Uno schiaffo che cade in un momento di alta frizione nella maggioranza così come risulta dai lavori dell’ultimo consiglio comunale. L’UDC porgerà l’altra guancia? Infine l’avvocato D’Onofrio ha costretto il sindaco Di Trani a reiterare una discriminazione nei confronti delle donne. Avevamo già fatto presente che il Sindaco, nominando solo assessori maschi, disattende il rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità ma è evidente che sotto costrizione è difficile tenere a mente l’articolo 51 della Costituzione e il decreto legislativo 267/2000, cioè il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Ci domandiamo come fanno le donne che hanno votato Forum Democratico a reggere alla storiellina che non ci sono donne all’altezza. E la consigliere di maggioranza Alessandra Ruvo non sente il peso di questa discriminazione, non su di se che sappiamo voler fare esperienza prima di assumere certi impegni, ma sulle donne che stanno con lei nel suo partito? E sulle risorse femminili presenti nel nostro comune? Signor sindaco, le abbiamo chiesto di voltar pagina, le abbiamo chiesto un atto di orgoglio. Lei, invece, continua ad assumere atteggiamenti che dimostrano scarsa capacità di guida della sua maggioranza, mettono in evidenza insicurezza nella conduzione della attività amministrativa, perseverano in atti discriminatori, nel disprezzo delle leggi e non ridanno dignità al nostro paese Signor sindaco, la sua riflessione la sviluppi sull’ipotesi che la sua maggioranza è come tutte quelle che lei ha detto di voler combattere. Rifletta sulla realtà che la sua maggioranza non ha niente da dire a questo paese. Rifletta sulla possibilità di dichiarare esaurita la sua amministrazione.
Sinistra Ecologia Libertà di Pisticci e Marconia