AttualitàBasilicataBasilicataCultura

TAR di Basilicata rigetta il ricorso della Provincia di Matera per la scuola Torraca

Disapprovazione e disdegno: è quello che ha fatto provare la sentenza del Tar di Basilicata che ha rigettato il ricorso presentato dalla Provincia di Matera, dal Comune e dal comitato genitori, alunni e personale amministrativo della scuola “Torraca” di Matera per ripristinare lo status quo della stessa scuola, avendo integra la propria situazione ossia: sede di piazza degli Olmi tutt’uno con la sede centrale. Un rigetto che ha consolidato ancora una volta quanto aveva mortificato (e tanto) 2000 genitori, l’apparato docente e non della scuola Torraca, la decisione e quindi la delibera regionale che aggregava la sede di piazza degli Olmi alla “N.Festa”. Umiliata e offesa la scuola “Torraca”, considerata da anni un fiore all’occhiello della città, senza nulla togliere ad altre due scuole medie della stessa città, vale a dire Pascoli e la Festa. Un fiore all’occhiello per la qualità della didattica che in essa viene attuata, per il percorso didattico che in essa viene svolto e per la stima che i genitori rivolgono alla stessa iscrivendo i propri figli. Una scuola non certo rionale, non certo alimentata dalla popolazione scolastica che ne costituisce di per se un Rione. Anzi, le iscrizioni derivano dal quantum degli alunni figli di professionisti e impiegati che gravitano nel centro direzionale della città. Ecco, una scuola che si è fatta largo nelle ali della popolazione attraverso le peculiarità che essa presenta ai suoi iscritti. Ma, è bastato pochissimo che mani e teste ingegnose l’affondassero in una separazione peggio di una guerra di secessione. In Consiglio Regionale è bastato poco, ai consiglieri regionali che invece di trovare le migliori soluzioni per il ridimensionamento scolastico del comune di Matera, hanno chiuso, nella maniera più impensabile la soluzione della rete scolastica materana, chiamando in danno la scuola media “Torraca” la cui sede di Piazza degli Olmi viene scippata dalla sede centrale e aggregata alla “N. Festa” in quanto sottodimensionata. Ciò ha scatenato gli animi dei genitori degli alunni della Torraca che hanno visto in questo atto deliberatorio, la mancata continuità didattica dei loro figli, il soprannumero dei propri docenti per destinazione oltre la scuola “Torraca”, così come oltre va il personale ATA. Un danno irreparabile che sconvolge una scuola che aveva nel suo essere la sostanza e la configurazione di una scuola preferita. La Provincia, con in testa il presidente Franco Stella, viene in soccorso della “Torraca” e apre spiragli di possibilità di ripristino attraverso il ricorso che affida ad una delle voci giuridiche del diritto amministrativo scolastico, Franco Carrozzo di Lecce. Alla decisione di proporre ricorso coadiuvano il Comune, il Comitato dei genitori fiduciosi che il Tar di Basilicata , così come i TAr della Calabria e del Molise avevano espresso a favore del Ridimensionamento scolastico operato dalle rispettive Province. Ma il ricorso dell’avvocato Carrozzo, inteso alla sospensione del deliberato del Consiglio Regionale, è stato rigettato dal Tar di Basilicata, in quanto ritenuto che “non sia stato documentato il danno grave ed irreparabile per i cittadini della Provincia di Matera e per i genitori, gli allievi ed i docenti della scuola media “Torraca”. Una mazzata e un discutibile giudizio è quello che ha registrato quanti (dirigenza, genitori, docenti, alunni) si aspettavano che il Tribunale Amministrativo regionale trovasse la giusta decisione che potesse riportare quella equità di giustizia lasciando la “Torraca” nel suo stato di essere prima del deliberato regionale. La fiducia è diventata clamorosa sfiducia e tutta la situazione che si è registrato dal 2 febbraio scorso, un perditempo e presa in giro. L’avvocato Carrozzo propone il ricorso al Consiglio di Stato ripresentando tutto il bagaglio di documentazione già prodotta in sede di ricorso ed esibite al Tribunale Amministrativo regionale di Basilicata. Sicuramente la decisione del Tar di rigettare la richiesta della sospensiva, ha riassicurato gli animi di quanti hanno “creato” in sede di Consiglio Regionale, il danno e la beffa alla scuola media “Torraca” che si vede sempre più e a torto, “scippata” della sede di Piazza degli Olmi.

Carlo Abbatino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *