Taranto, aggrediti due militanti di CasaPound nella serata di giovedì
Picchiati a bastonate in quanto ‘fascisti’. A Taranto la chiusura della campagna elettorale si è macchiata nuovamente, in nome delle ideologie contrapposte. Giovedì sera ad avere la peggio sono stati il candidato del movimento di estrema destra nel collegio uninominale del Senato Puglia 7 (Taranto-Martina Franca), l’avvocato tarantino 63enne Raffaele De Cataldis, e un altro militante 70enne, entrambi aggrediti da quattro persone col volto coperto. È la versione di uno dei malcapitati, l’avvocato De Cataldis, che ha ricevuto 5 punti di sutura e 12 giorni di prognosi, mentre l’altro militante di sino a ieri era ancora ricoverato all’ospedale ‘Santissima Annunziata’ dopo aver ricevuto 20 punti di sutura e 25 giorni di prognosi. A fare luce sull’accaduto sarà la Digos, che probabilmente può essere agevolata da eventuali telecamere di alcuni esercizi commerciali situati nei pressi del luogo dell’aggressione.
L’episodio è avvenuto alle 22,15, quando De Cataldis e l’altro militante erano intenti ad affiggere un manifesto elettorale sui tabelloni di fronte all’istituto ‘Cabrini’. Mentre stanno per raggiungere l’auto, da via Aristosseno sbucano improvvisamente quattro persone non identificate, col volto completamente coperto dalle sciarpe; dopo aver etichettato i due militanti di CasaPound come ‘fascisti’, l’aggressione.
“Anche l’ultimo giorno di campagna elettorale è stato macchiato da un’aggressione antifascista. – si legge nella nota del segretario nazionale di CasaPound Italia Simone Di Stefano – Agguati vigliacchi che non risparmiano nemmeno settantenni e donne incinta, come avvenuto a Livorno. Indiscutibilmente sono anche il frutto dell’imbarbarimento di una politica vuota e insulsa che soffia sul fuoco della violenza con stantii dibattiti sul pericolo fascista invece di confrontarsi sui programmi per il futuro del paese”.