Taranto, Monsignor Santoro riceve la cittadinanza onoraria
Nel corso di una solenne cerimonia svoltasi a Palazzo di Città, l’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro, ha ricevuto la cittadinanza onoraria, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose del territorio. La proposta dell’onorificenza è stata approvata dal consiglio comunale con la delibera n. 58 del 28 aprile scorso. Visibilmente commosso, Monsignor Santoro ha commentato così il ‘dono’ ricevuto dalla città jonica: “Sono grato all’Amministrazione comunale e al Sindaco per questa cittadinanza tarantina ed anche riconoscente. È un invito ad avere ancora più responsabilità, a spendere le energie per la città, a venire incontro ai bisogni, a continuare a fare una battaglia decisa per l’ambiente, per la salute e ad essere fattore di unità, affinché tutte le varie forze, anche quelle che sono più o meno opposte, si rispettino e possano contribuire a costruire una vita cittadina degna, venendo soprattutto incontro alle necessità dei più bisognosi. Quindi, mi sento onorato e al tempo stesso spinto ad una responsabilità sempre più grande”.
Il sindaco Ippazio Stefàno, nel suo intervento, ha illustrato le ragioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale a compiere questo gesto: “Mi sono interrogato sul perché conferire la cittadinanza onoraria al vescovo venuto dal mare cinque anni fa, rientrato in Italia dopo ventisette anni trascorsi in Brasile. Ripercorrendo gli eventi degli ultimi cinque anni, è emersa la sua vicinanza ai più fragili. Egli ha saputo rappresentare la sofferenza della città, stando sempre in prima fila per i risolvere i problemi del territorio. Ci ha abituati a non passare indifferenti dinanzi a chi tende la mano ed è sempre intento a lavorare per l’unità della città. Ci ha insegnato, infine, come deve essere il cittadino ideale”.
E’ intervenuto anche il presidente del consiglio comunale, Piero Bitetti, che, mediante lettura della delibera, ha sottolineato che l’arcivescovo ha “abbracciato la croce di una città che attraversa le doglie del cambiamento e accoglie innumerevoli sfide…favorendo la coesione civile e sociale, attraverso i suoi appelli all’unità, alla responsabilità e al dialogo fra le istituzioni locali e nazionali e rendendosi partecipe all’azione di stimolo per una Taranto protagonista fattiva e non rassegnata di una rinascita”.