Taranto, tre cavalli muoiono d’infezione
Tre cavalli da corsa morti per aver contratto l’infezione da herpes. All’ippodromo tarantino “Paolo IV” ora c’è la paura che anche gli altri cavalli possano incappare nello stesso virus. E’ stato il veterinario dell’impianto a lanciare l’allarme, dopo aver riscontrato negli equini febbre alta, tremori muscolari e paralisi alle articolazioni.
Intanto all’ippodromo sono stati messi i sigilli, su disposizione del servizio veterinario dell’Asl di Taranto. Risultato: divieto di ingresso per i nuovi animali, mentre quelli presenti potranno gareggiare regolarmente. Ma se si dovessero riscontrare nuovi casi di virus (positività dell’esame, quindi), un equipe di esperti dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, del servizio sanitario regionale e del Ministero della Salute, prenderà le dovute misure, col rischio di sospensione delle attività dell’ippodromo.
Maria Rosaria Manfredonia, segretaria dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Taranto, nonché esperta di patologie equine, non si sbilancia sul caso e si limita ad affermare che “fino a quando non ci saranno i risultati delle analisi è meglio andare cauti, perché si creerebbe solo allarmismo”. Ma una prima, piccola crociata è già in atto, circa la superficialità dei controlli sanitari da parte degli allevatori.
Per la cronaca, l’infezione da herpes si combatte col vaccino, non obbligatorio per i cavalli.
Il primo sintomo è il raffreddore, per poi svilupparsi in maniera fulminea tramite segni nervosi, a livello celebrale. In poche ore il cavallo perde la forza nelle zampe e si accascia al suolo, in uno stato semivegetativo simile al coma.