Tassa delle disgrazie, l’attacco di Falotico
“La tassa sulle disgrazie è la logica dello scaricabarile elevata a norma giuridica”. Lo sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che “considera la norma contenuta nel decreto milleproroghe l’ennesima cambiale pagata alla Lega”. Per Falotico “è inconcepibile che disgrazie come quelle hanno colpito il metapontino diventino una faccenda tutta locale, con buona pace della solidarietà e della coesione nazionale. In Veneto il governo si è giustamente prodigato per assicurare il necessario soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione e ora non si capisce sulla base di qualche singolare principio sia stata concepita una norma che sembra fatta a posta per dividere il paese tra figli e figliastri, tra ricchi che fanno la questua alla porta del governo nazionale e poveri che devono arrangiarsi da soli. Noi crediamo nel federalismo solidale, mentre quello che ci vorrebbe propinare la Lega è l’apoteosi del localismo più becero e anti-nazionale”. Per Falotico “famiglie e operatori economici del metapontino, duramente colpiti dalla recente alluvione, non possono essere abbandonati a sé stessi, e per questo chiamiamo a raccolta le istituzioni locali e nazionali in maniera bipartisan per dare vita a un’iniziativa nazionale che sia di solidarietà ma anche di sostegno concreto. Bene ha fatto, dunque, la Regione Basilicata – conclude Falotico – a impugnare la tassa sulle disgrazie e bene farà il governo a mettere una provvidenziale pezza e a contenere gli istinti più retrogradi di certe sue componenti politiche”.