Tavola rotonda ALSIA su ‘Le trasformazioni fondiarie in Basilicata’
Un passo indietro per ricostruire un pezzo di storia della nostra civiltà contadina, per poter far rivivere in futuro luoghi ricchi di storia e di significato. E’ questa la riflessione che la tavola rotonda “Le trasformazioni fondiarie in Basilicata: il caso Ferrandina”, organizzata dall’ALSIA, vuole lanciare domenica 22 aprile alle 17.30 nell’ambito di Naturalmente Lucano. Esperti di Riforma fondiaria ripercorreranno le tappe salienti di quell’epoca, i principi che mossero gli urbanisti nel progettare e realizzare i nuovi centri abitati – borgate, centri di servizio e case sparse – e le azioni di animazione sociale volte a costruire ex novo il senso di appartenenza di una comunità eterogenea al suo nuovo luogo di vita e di lavoro.
Tra queste realtà, il Borgo La Martella di Matera, Taccone di Irsina, i centri di Policoro e Scanzano poi diventati Comuni, e l’abitato di Macchia di Ferrandina, un esempio ibrido di abitato già al centro di ricerche antropologiche negli anni ’60 e ora di nuovo sotto la lente degli studiosi per parlare di un possibile recupero e di una possibile nuova destinazione degli immobili che costituirono il Centro di Servizio della Riforma Fondiaria.
A tal proposito verrà presentato il libro edito dall’ALSIA “Trasformazioni fondiarie e insediamenti della Riforma: Borgo Macchia di Ferrandina”, tratto dalla tesi di laurea “I borghi della Riforma Agraria in Basilicata. Storia, recupero e valorizzazione del Centro di Servizio di Macchia di Ferrandina”, discussa dalla dott.ssa Anastasia Ragone, di Ferrandina (MT), relatrice prof. arch. Antonella Guida, presso l’Università degli Studi della Basilicata, corso di Ingegneria Edile Architettura. Parteciperanno alla tavola rotonda, tra gli altri il sen. Romualdo Coviello, l’Assessore regionale all’Agricoltura Rosa Mastrosimone, il sindaco di Ferrandina, sen. Saverio D’Amelio. Concluderà il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.