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Tavolo Basilicata, De Filippo:”Segnamo un nuovo punto per la nostra Regione”

“Dopo questo dibattito di qualità che segna un avanzamento rispetto alle precedenti interlocuzioni sul petrolio abbiamo la consapevolezza di non essere il migliore dei mondi possibili su questa materia ma anche di essere più determinati e forti nell’affrontare la questione. E dobbiamo saper affrontare questa occasione storica, rifuggendo dalle tentazioni di fare una facile propaganda, fatta di paure e aspettative insensate, per ripiegarci a segnare insieme un punto in favore della Basilicata nel quadro delle possibilità che questo momento ci offre”. Sono le parole con cui il presidente della Regione Vito De Filippo ha concluso il dibattito in Consiglio Regionale sul così detto ‘tavolo per la Basilicata’, ossia le nuove possibili intese in materia di estrazioni.

“In questo lavoro – ha aggiunto – non sono nè illuso nè rassegnato, ma consapevole. Ho la consapevolezza delle difficoltà della partita e so di non poter muovere le montagne e di dover fare i conti con chiusure e pregiudizi. Ma rispetto al passato ci troviamo a confrontarci con un processo storico perché in 13 anni abbiamo acquisito la consapevolezza che la questione è talmente complessa da meritare competenze articolate. La Regione potrà dibattere di questo col Governo in modo effiace se ha saputo sedimentare conoscenze e capacità di approfondimento su una delle materie più rilevanti per lo sviluppo”.

De Filippo ha parlato di un ribaltamento nell’ottica di approccio alla questione. “La realtà del passato – ha spiegato – è anche che a volte coi fondi del petrolio abbiamo fatto cose che altrove nel paese ha fatto lo Stato, come la metanizzazione. Ora il momento è storico perché stiamo mettendo in campo un ribaltamento rispetto alla rivendicazione meridionale, e perciò serve il governo nazionale al fianco di questa iniziativa che facendo passare questa idea del Mezzogiorno come occasione e come opportunità costruisca inerveti in favore del nostro territorio”.

Il presidente si è anche soffermato su come questo processo si inquadri nell’ambito del così detto piano per il Sud del Governo, spiegando come, a fronte dello scetticismo degli amministratori meridionali di tutte le parti politiche, siano ravvisabili “due elementi condivisibili: una nuova strategia con la concentrazione di grandi infrastrutture e nuovi interventi non ideati da questo governo ma che anticipano la strategia comunitaria cioè il contratto di sviluppo che per le infrastrutture eviteranno lo spostamento di fondi, come avvenuto in passato. E se il Piano per il Sud ha una debolezza nella mancanza di risorse certe, noi possiamo mettere in parallelo il lavoro che stiamo facendo sulle estrazioni per raggiungere un risultato”.

De Filippo ha poi sottolineato come dal dibattito siano emersi i punti su cui porterà avanti il confronto col Governo e i gruppi industriali assicurando costante informazioni costanti al Consiglio sull’andamento del negoziato e ricordando che comunque l’intesa sarà sottoposta al Consiglio per l’approvazione finale.

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