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Tavolo regionale automotive, la nota dell’assessora Triggiani

“Esprimo grande apprezzamento per l’esito del tavolo regionale sull’automotive perché ci ha consentito di acquisire le analisi e le proposte delle organizzazioni sindacali”. Lo dichiara l’assessora alle Crisi industriali della Regione Puglia, Serena Triggiani, all’indomani del tavolo con le organizzazioni sindacali, convocato dall’assessora alla Crisi con l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, e la necessaria partecipazione della task force regionale Occupazione, presieduta da Leo Caroli.

 

“Il tavolo ha accolto la vera essenza della partita in gioco – prosegue l’assessora – con tutte le sigle compatte, pur con qualche marginale errore di approccio da parte di taluni, che si concentrano sulle linee guida europee e, quindi, sulla data del 2035 quale deadline per il passaggio all’elettrico o a combustibili alternativi, come l’idrogeno, per i motori cosiddetti endotermici a combustione interna.

Siamo invece certi si debba provare a fare sistema con proposte concrete da sottoporre alle aziende del settore e al Ministero competente perché si possa con fermezza governare la transizione, piuttosto che subirla.

È chiaro che Regione Puglia non potrà incidere sulle linee guida europee, perché questo non ci compete e non è materia di trattazione dei tavoli regionali. Ma possiamo certamente lavorare per la definizione di politiche industriali incisive che sostengano le aziende del settore anche nei processi di riconversione produttiva. Vorrei ricordare, come un recente studio Ipres dimostra, che siamo già in piena transizione con un cambiamento già in atto: sono, per esempio, sempre più numerosi i cittadini, specialmente i più giovani, che non vogliono comprare l’automobile, sia diesel sia a benzina e persino elettrica. Chiedono, e in parte già ne fruiscono, una mobilità flessibile ed integrata (treno, e-bike, automobili con guida assistita, car sharing tra privati, etc). Di conseguenza la richiesta di auto, a prescindere dall’alimentazione, sarà più limitata.

Ciò che emerso dal tavolo – conclude Triggiani -, anche grazie agli interventi di Fontana e De Palma di Confindustria, è che, nel mentre bisogna guardare alla diversificazione, sostenendola con risorse pubbliche importanti e incentivi mirati, occorre, altresì dotarsi di: misure straordinarie di ammortizzazione sociale per tenere in sicurezza migliaia di lavoratori in puglia; politiche attive di lavoro per riqualificare gli addetti in direzione delle possibili differenti attività; politiche di outplacement necessarie a gestire la transizione senza creare esuberi e sofferenze e ove occorra incentivi alla ricollocazione ove gli esuberi siano presenti”.

 

“L’attenzione è naturalmente alta – fa sapere il presidente del Sepac, Leo Caroli -: come già anticipato convocheremo, insieme anche all’assessore allo sviluppo economico Delli Noci, tavoli tecnici monotematici, già dal mese di gennaio, come linee di indirizzo che ci siamo dati. E questo con buona pace di chi guarda solo alla capacità di intervento della Regione e dei portatori di interesse, come anche di chi pensa meramente in chiave lobbistica nei confronti dell’Unione europea. Saranno tavoli di approfondimento e proposizione di misure di intervento, anche in deroga al quadro normativo nazionale, per governare la transizione con prospettive alternative di approdo, senza perdere un solo posto di lavoro per strada”.

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