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Tecnoparco, poco opportuna la protesta degli amministratori comunali ai cancelli

Confindustria Basilicata esprime forte perplessità rispetto all’opportunità della  decisione assunta dall’amministrazione comunale di Pisticci di promuovere un sit in di protesta  davanti ai cancelli di Tecnoparco Valbasento, in programma per sabato 9 giugno. Senza entrare nel merito delle valutazioni che hanno portato, nei mesi passati, Il Consiglio comunale a esprimere, in via formale, parere negativo al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, appare del tutto fuori luogo l’iniziativa annunciata di portare la protesta davanti ai cancelli, per di più nell’area privata gestita dall’azienda, dando così forma a una contrapposizione tra istituzioni e mondo produttivo che danneggia l’immagine dell’intera area industriale e di tutto il territorio.
Oltre a segnalare l’inconciliabilità della manifestazione con le attività industriali presenti nel sito, per le quali non sono previste interruzioni, con la seria possibilità di arrecare pericoli ai manifestanti e generare disservizi, ci preoccupa il messaggio che ne emerge: facendo prevalere la mera contestazione, si pregiudica gravemente ogni possibile visione che contempli  strategie di rilancio delle aree industriali e, quindi, dell’economia del territorio, che dovrebbe essere, invece, il vero obiettivo comune.
Spiace constatare che tutto ciò finisce per alimentare il legittimo sospetto di un atteggiamento pregiudiziale o, peggio ancora, strumentale, che delegittima il ruolo di chi è preposto a rappresentare gli interessi collettivi. Atteggiamento che qualora dovesse essere confermato nella sua natura di preconcetta chiusura, poco gioverebbe alla causa della competitività del territorio, in termini di attrazione di nuovi investimenti e consolidamento di quelli già esistenti: non va dimenticato che da decenni importanti gruppi multinazionali operano con successo nell’area usufruendo dei servizi di Tecnoparco Valbasento, nel pieno rispetto delle normative ambientali. Confindustria Basilicata rivolge, quindi, un appello affinché possa prevalere il senso di responsabilità delle istituzioni coinvolte.

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