Teleperformance fà il punto sulla crisi e sulle condotte future
Abbiamo appreso della nota di Teleperformance diffusa ai lavoratori in cui l’azienda “fa il punto” sulle questioni relative alla crisi e ad eventuali condotte dei vari soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nella vertenza. Dal comunicato aziendale, è evidente come trasudi l’assoluta incapacità dell’azienda di rimanere nell’ambito della vertenza e la volontà di trovare sempre in altri le colpe di una crisi non ad essi addebitabile. L’azienda, con questo comunicato, vuole esasperare i toni in maniera irresponsabile, gettando benzina sul fuoco non solo sulla vicenda aziendale ma su tutta la realtà tarantina, che già vive una realtà di forte tensione sociale. E’ sconcertante che, al novero già cospicuo di agitatori estremisti, a Taranto si affianca ora anche il rappresentante aziendale di una grande multinazionale.
Noi, come sindacato, pur nell’asprezza della vertenza, vogliamo rimanere, come sempre abbiamo fatto, nell’ambito di un confronto costruttivo, nel rispetto delle parti. Innanzitutto sarebbe opportuno che l’Azienda spiegasse la sua posizione a proposito della vicenda legata all’utilizzo dei fondi pubblici: a nostro avviso, le Aziende devono reggersi, normalmente, sulle proprie gambe e siamo stanchi di sentire la solita “routine” aziendale per cui sono sempre le altre Aziende ad essere agevolate. Teleperformance ha usufruito delle stesse agevolazioni fiscali, nonché di altri interventi legati alla formazione: per cui fare un’accusa così forte contro il territorio sembra davvero fuori luogo ed ingeneroso.
L’Azienda poi parla di come i lavoratori dovrebbero quasi essere ossequiosi per il fatto di aver ricevuto sempre lo stipendio: premettendo che nessuno ha mai fatto appunti su questa questione, ci permettiamo di sollevare un dubbio circa la naturalezza o meno se, a fine mese, il lavoratore dovesse ricevere o meno lo stipendio. Per noi, è normale, giusto e naturale che un lavoratore riceva, a fine mese, il suo stipendio…
Teleperformance ci deve far capire, quindi, il gioco a cui sta giocando: non si può dire di voler rimanere sul territorio, e poi dichiarare, puntualmente ogni anno, centinaia di esuberi (in un trend in costante crescita nonostante dimissioni o passaggi volontari a 4 h), o trasferimenti di lavoro in Albania nonostante una legge dello Stato attualmente in vigore. I lavoratori ed il sindacato non si sono mai sottratti dall’affrontare problematiche importanti e delicate, che hanno portato ad accordi importanti ed impegnativi come sulla flessibilità oraria o sulla formazione finanziata che, a loro volta, si sono tradotti in riconoscimenti, anche economici, che l’Azienda ha ricevuto dai committenti.
Teleperformance, ne è testimone la stampa e l’intera città, è stata sempre valorizzata, anche dal sindacato, per il grande processo di stabilizzazione fatto a Taranto: ci chiediamo con quale audacia, oggi, si possa pensare di non avere un atteggiamento di contrasto con il sindacato, con un articolo 28 per la complicata gestione della c.i.g. di fronte a 621 esuberi ad una condotta aziendale che, da un lato, prevede c.i.g. e mobilità o riduzioni orarie e dall’altro assunzioni di personale a progetto. Grazie a questa impostazione, le vertenze affrontate sino ad ora hanno visto e vedono l’unità dei lavoratori, insieme al sindacato, con il sostegno dell’opinione pubblica e delle istituzioni. L’attacco ingiurioso presente nel comunicato aziendale mostra nervosismo contro questa unità d’ intenti e la non volontà di avere un rapporto corretto e rispettoso con le forze politiche e sociali.
L’azienda se ne faccia una ragione: la sua proposta di riduzione a 4 h non passerà. E se il tentativo di fare breccia tra i lavoratori è questo, forzando i toni, accusando le Istituzioni o discreditando il sindacato, la Direzione Aziendale sappia che troverà un sindacato più forte e compatto, un’opinione pubblica ancora più severa nel gestire un dramma come questo che la città di Taranto, in questa fase, non può permettersi.
Si diventa orgogliosi della propria azienda, con i comportamenti e con il rispetto: ad ognuno le proprie responsabilità!
CGIL – SLC CGIL CISL – FISTEL CISL TARANTO