Tempo scaduto. Ma silenzio assoluto
Quand’era Presidente della Regione l’On. Filippo Bubbico, vice di Alfano, dichiarò in una seduta di Consiglio Comunale a Pisticci: “Tinchi sarà il Polo di riferimento Regionale per la Riabilitazione”. Parole ufficiali pronunciate da un Presidente di Regione, in un luogo istituzionale. Era quindi, “nero su bianco”. Un annuncio più che una promessa, un impegno concreto. Del resto avevano pure speso soldi nostri per realizzare la piscina idroterapeutica. E i pisticcesi ci hanno creduto e si sono fidati, come sempre. Infatti la Riabilitazione la fecero a Tricarico affidandola alla “Don Gnocchi”.
Poi sono venuti gli anni di altre promesse, firmate e sottoscritte dalla classe politica regionale. In particolare del PD. Anzi sono venute delibere, atti ufficiali che delineavano percorsi sanitari precisi di cui non c’è traccia.
Tinchi deve sparire. E Policoro deve soffrire, caos e inefficienza. Nonostante la bravura degli operatori che non è sufficiente davanti alla ciucciagine dei direttori. Un mega ospedale nel Lagonegrese, Utic e rianimazione a Melfi e tanti investimenti nel potentino. Ora un altro Centro Riabilitativo a Pescopagano. A Tinchi tagliano pure l’acqua della fontana.
Su Tinchi scandaloso silenzio della Direzione Generale che non fa trapelare nulla sulla relazione dei tecnici dell’Università di Basilicata. Il Direttore Generale non sente il dovere di far sapere ai cittadini dell’esito del bando che richiedeva la “manifestazione di interesse” da parte dei privati a gestire posti letto per la riabilitazione cardio-polmonare. Dei cittadini non se ne fottono nulla. Non contano nulla. Per loro conta solo il potere politico. Arroganza, presunzione, prepotenza, violenza. Non sanno che a tutto c’è un limite.
Ecco il comunicato di Basilicatanet:
Sanità, verso centro riabilitativo specializzazione a Pescopagano30/08/2013 15:39
BASSabato 31 agosto, alle ore 17, presso la sala conferenze della Fondazione Orlando di Pescopagano, sarà presentato il progetto per la realizzazione nell’Ospedale cittadino di un centro riabilitativo di Alta specializzazione. “La realizzazione di un centro di alta specializzazione per i pazienti con gravi traumi midollari o neurologici – spiega il direttore generale del San Carlo Giampiero Maruggi – valorizza la vocazione di un ospedale di grande tradizione, felicemente ubicato a ridosso di territori extraregionali, e permetterà di assicurare un servizio attualmente assente nell’offerta sanitaria lucana, evitando alle famiglie, già così duramente colpite, lo stress e il costo di centinaia di chilometri di spostamento per offrire l’assistenza necessaria ai loro cari. La disponibilità di elevate professionalità e di tecnologie avanzate, compresi i più recenti dispositivi domotici, consentirà inoltre di migliorare la qualità dell’offerta dell’ospedale, che già oggi vede affluire nei suoi ambulatori quote consistenti di pazienti da fuori regione”. “Voglio ringraziare – conclude il dg del San Carlo – il gruppo di lavoro aziendale che ha elaborato in proprio un articolato progetto industriale, ben attento al rapporto tra investimenti, costi, produttività e ricavi, tenendo assieme la volontà di rispondere a un fabbisogno e la necessità di assicurare la tenuta economica dell’iniziativa”. Il progetto prevede un investimento di 10 milioni di euro, distribuiti nell’arco di tre anni, con un incremento a regime di 75 posti di lavoro ma già con il completamento del primo modulo sarà raggiunto il break even point (punto di pareggio) grazie ai ricavi generati e al conseguente abbattimento dei costi di migrazione sanitaria.