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Termina oggi la missione di Emiliano a Bruxelles

Termina oggi la missione a Bruxelles del Presidente Michele Emiliano, che ha avuto il suo momento più rilevante ieri sera con l’evento di celebrazione del decennale della Rete europea Nereus, che raccoglie le regioni europee attive nel settore delle politiche spaziali. Oggi ha avuto luogo il Consiglio di Amministrazione di Nereus, che ha discusso le azioni da intraprendere per difendere il ruolo delle regioni nelle politiche spaziali europee e nel prossimo quadro finanziario pluriennale dopo il 2020.
Molto stimolante anche la discussione con Francois Rivasseau, Capo Divisione Spazio del Servizio esterno della Commissione europea. Si è infatti discusso di diplomazia spaziale europea, con interessanti opportunità di internazionalizzazione delle aziende spaziali dei territori Nereus; di formazione di nuove competenze nel settore spaziale; di possibilità progettuali da sfruttare nel prossimo fondo europeo per la difesa. Lo spazio – si è detto – entra nella sua seconda era, con ricadute in tutti i settori dell’economia e un’incidenza sempre più rilevante di questo settore sul prodotto interno lordo europeo. Altro momento topico della missione, la firma da parte del Presidente del Manifesto dell’Alleanza per la coesione, lanciata dal Comitato delle Regioni, per sottolineare quanto sia cruciale per i territori europei disporre di una politica di coesione forte anche dopo il 2020.Nei giorni precedenti il Presidente aveva avuto modo di presentare le politiche della Regione Puglia in materia ambientale a diversi rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali presenti a Bruxelles. Tra essi, l’incontro martedì scorso con Juergen Mueller, Capo di Gabinetto del Commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella.
Il Presidente ha illustrato la strategia olistica della Regione sui temi ambientali, spaziando in diversi ambiti: dalla decarbonizzazione all’economia circolare, dal riuso dei reflui depurati all’economia blu. Si è discusso della necessità di raggiungere l’obiettivo di decarbonizzare gli attuali processi produttivi basati su tecnologie che prevedono l’utilizzo di fonti fossili, attraverso l’introduzione del gas che – almeno per l’attuale fase di transizione prima del definitivo obbligo di utilizzo delle fonti rinnovabili – dovrà essere la materia prima da privilegiare ai fini di una riduzione degli impatti emissivi. Infatti, il gas che arriverà in grandi quantitativi in Puglia, attraverso il gasdotto TAP, potrebbe essere utilizzato in quota parte (circa 1,5 miliardi di mc/anno su 20 totali) per l’attuazione delle migliori tecniche disponibili su quegli impianti maggiormente impattanti quali siderurgico e centrali elettriche, già a partire dall’introduzione di nuovi processi produttivi low carbon.Parte della discussione è stata dedicata al superamento delle infrazioni relative alle discariche abusive e non conformi e alla depurazione, per le quali la Regione Puglia nell’ultimo anno, lavorando a stretto contatto con i Comuni, ha raggiunto risultati che hanno consentito il superamento delle principali criticità. In ultimo, la Regione ha proposto specifici interventi per la modifica dei regolamenti comunitari in materia di riuso dei reflui depurati: in particolare, di poter utilizzare detti reflui trattati, al massimo livello depurativo, per usi plurimi ivi inclusa la ricarica delle falde ai fini del miglioramento degli ecosistemi e del contrasto all’intrusione marina. L’incontro si è chiuso con un impegno a rivedersi per ulteriori aggiornamenti.
Nella mattina di ieri poi il meeting con l’Ambasciatore Elena Basile, che rappresenta l’Italia presso il Regno del Belgio. L’incontro, tenutosi nella residenza dell’Ambasciatrice, è stato utile per definire future azioni di promozione commerciale, scientifica, turistica, culturale della Puglia e degli attori regionali sul territorio belga

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