Tifoso foggiano scrive al Prefetto di Matera
Amarezza, tanta, quella espressa da un tifoso foggiano, il quale non ha potuto seguire la sua squadra nella trasferta di ieri a Matera, in occasione dell’incontro al ‘XXI Settembre’. La gara ha avuto una valenza non meramente calcistica, perché prima del calcio d’inizio, la gradinata dello stadio materano è stata intitolata a Franco Mancini, materano di nascita, cresciuto calcisticamente nella città dei Sassi, ed affermatosi in maniera compiuta a Foggia, sotto la guida di Zeman. E Maurizio Antonio Gargiulo, tifoso del Foggia, ha scritto al Prefetto di Matera, Luigi Rizzi, esprimendo tutto il suo rammarico per il divieto di trasferta imposto alla tifoseria dauna.
Ill.mo Sig. Prefetto di Matera dott. Luigi Pizzi,
chi Le scrive è semplicemente un cittadino foggiano offeso dal suo diniego a poter assistere ad una partita di calcio, quella, Le ricordo, che si è disputata oggi pomeriggio nella Sua bellissima e storica città di Matera. Una partita di calcio, ill.mo Signor Prefetto, non una battaglia. Una partita che avrebbe segnato una bella pagina di sport, dove due tifoserie, mai rivali, avrebbero testimoniato unicamente il loro affetto per una persona, un grande sportivo, che da meno di un anno ci ha lasciati, ma che continua a vivere, attraverso il Suo ricordo, in tutti noi che lo abbiamo visto nascere calcisticamente, continuando a portare nel gioco calcio solo un’ondata di emozione pura e positiva. Me lo permetta Signor Prefetto, oggi quelli che Lei definisce un problema hanno dimostrato di non esserlo, mentre l’Istituzione, da Lei rappresentata, ha mostrato solo il suo lato più brutto, fatto di bende per gli occhi e tappi per le orecchie. Così non va Signor Prefetto. L’ordine pubblico è un concetto sacro ma preciso. Lo dice il Nostro Ordinamento Giuridico ed è giusto che chi ha il potere di disporne non ne abusi mai. L’abuso è tanto sbagliato quanto il problema a cui Lei mira di risolvere preventivamente. Me lo permetta Signor Prefetto, oggi Lei, e chi per Lei o come Lei, ha sbagliato a negare ai foggiani un diritto di festeggiare e ricordare una bellissima persona come Franco Mancini. Signor Prefetto di Matera la Sua città bellissima meritava ben altro oggi. Ma per fortuna c’è stato il Suo cittadino di Matera che ha fatto onore, al Suo posto, all’evento festa, mostrando persino solidarietà, quando non era tenuto a farlo, verso di noi, “i Suoi terribili foggiani”. Il mio grazie va dunque alla Sua bellissima città, non a Lei. La prossima volta però l’ascolti la Sua città e se vuole anche la Nostra simpatica e civile comunità. Sperando di non averLa offesa come Lei ha offeso me. Con rispetto, ma non stima, un civile e semplice cittadino foggiano.
Maurizio Antonio Gargiulo