Tito, due nuove scuole. Quando la comunicabilità non è proporzionale con la verità
È di questi giorni un articolo apparso su ‘Il quotidiano della Basilicata’ dedicato alla costruzione di due nuovi edifici scolastici nel comune di Tito e che raccoglie i preziosi contributi di due noti esponenti politici della piccola città titese, uno di maggioranza e uno di opposizione, molto avvezzi alla luce dei riflettori tanto quanto, come in una perfetta proporzione matematica, donano quotidianamente il loro contributo all’ascolto delle istanze dei cittadini. E proprio seguendo il loro esempio i due componenti del comitato cittadino “Scuola e famiglia insieme per la crescita” -Rocco Grandinetti e Bruno Matera – hanno deciso di scrivere alla redazione dello stesso quotidiano per raccontare di una verità omessa, siamo certi in buona fede, che questa volta vuol essere proporzionale alla comunicabilità.
Innanzitutto – replicano i due membri – si rende necessario ricordare all’Assessore all’Edilizia scolastica Fausto Santarsiero che in una prima fase l’amministrazione pensava alla realizzazione di un istituto unico da localizzare nella zona di Tito Scalo e che, non sono state delle “sole questioni tecniche”, a far prendere in considerazione la costruzione di due scuole distinte bensì il prezioso contributo che il comitato di cittadini “Scuola e famiglia insieme per la crescita” ha offerto. Lo stesso comitato infatti, attraverso una raccolta di firme e una petizione presentata al Sindaco, alla Giunta e poi al’intero Consiglio comunale si è fatto portavoce del volere di numerose famiglie titesi, ha raccolto le istanze di ogni singolo genitore preoccupato per il futuro scolastico del proprio figlio e ha informato con puntualità la collettività delle scelte che l’amministrazione metteva in campo in merito all’edilizia scolastica e non solo. Di contro poi si chiede al Capogruppo del Pd, Michele Iummati, di ricordare a noi smemorati componenti del comitato “Scuola e famiglia insieme per la crescita” quali siano stati i momenti della sua concreta operosità “nell’aver portato all’attenzione delle istituzioni locali il tema dell’edilizia scolastica a tutti i livelli, con proposte e soluzioni nel merito della questione, alternative a quelle che l’amministrazione comunale di Tito stava mettendo in campo”, oltre ovviamente ad aver votato favorevolmente all’approvazione del progetto definitivo dei due plessi scolastici nella seduta consiliare dello scorso 29 novembre.
Per quanto ci sforziamo di evitare di cadere nella banalità dei luoghi comuni, non riusciamo a evitare di esternare la nostra profonda delusione per l’atteggiamento sostenuto nell’articolo precedente probabilmente perché, fieri del risultato ottenuto con la nostra azione, eravamo convinti di aver saputo dare alla comunità titese un bell’esempio di partecipazione civile e forse anche, esagerando un po’, di bella politica che parte dal basso. Purtroppo però ci tocca prendere atto che sono cambiati i musicanti ma che la musica, con qualche piccolo ritocco di carattere formale improntato alla notoria collaborazione di questi giorni delle diverse forze politiche a livello nazionale, non sia poi cambiata un granché.
Rocco Grandinetti e Bruno Matera – Componenti del Comitato Cittadino “Scuola e famiglia insieme per la crescita”