AttualitàBasilicata

Tito, giovedì 23 diritti e rivendicazioni del mondo LGBTQI+ alla biblioteca comunale “L.Ostuni”

Un’occasione per discutere di diritti e rivendicazioni del mondo LGBTQI+. Questo il tema centrale dell’appuntamento che ricade nel “Pride Month” che si terrà giovedì 23 giugno, a partire dalle 18:30, nei locali della biblioteca comunale “L. Ostuni” di Tito, fortemente voluto dal Comune e dalla Cpo di Tito, dall’associazione “Sotto il Castello”, dall’Arcigay Basilicata, da l Centro Artemide e da Agedo Basilicata.
Tanti gli spunti che portanno arricchire la riflessione, considerati i relatori coinvolti. Tra i quali Antonella Soldo, presidente Cpo del Comune di Tito, Antonella Viggiani, Diversity Manager dell’Associazione “Sotto il Castello”, Morena Rapolla, presidente Arcigay Basilicata, Pia Adriana Ciminelli, consigliera nazionale Arcigay, Antonella Giosa, presidente di Agedo Basilicata, e Carla Brienza, anche lei in rappresentanza di Agedo Basilicata.
Nel corso dell’iniziativa verranno presentate le attività dell’Associazione “Sotto il Castello”, che da poche settimane gestisce la Biblioteca Comunale “L. Ostuni”, a sostegno della comunità LGBTQI+ e non solo e le attività del neonato Centro Artemide, il primo centro servizi lucano contro le discriminazioni. A chiudere l’appuntamento sarà Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia: politico, giornalista e già presidente nazionale di Arcigay.
“Come amministrazione comunale siamo da sempre sensibili al tema dei diritti civili – ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Tito Fabio Laurino –. Quello dei diritti e delle rivendicazioni del mondo LGBTQI+ è un tema su cui già in passato abbiamo cercato di stimolare
una discussione all’interno della nostra comunità. L’incontro promosso giovedì 23 giugno oltre a celebrare il mese del Pride, e quindi ricordare i moti di Stonewall, vuole essere un’occasione di confronto sullo stato di fatto dei diritti LGBTQI+ ma, allo stesso tempo,  un’occasione per dimostrare, soprattutto alle famiglie e ai tanti giovani LGBTQI+, che quella di Tito non è una comunità discriminatoria e che non esiste una definizione assoluta di normalità”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *