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Torrente Jesce e Gravina, Basilicata e Puglia insieme le cause

L’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Agatino Mancusi, è stato oggi a Bari per incontrare l’assessore pugliese alla tutela delle acque, Fabiano Amati, in relazione al problema dell’inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina. Gli esponenti delle due giunte regionali hanno espresso concordemente l’intenzione di lavorare per una definitiva soluzione della vicenda, dando vita a un gruppo di lavoro congiunto che opererà permanentemente nella ricerca delle cause dell’inquinamento e per la rimozione delle stesse.

Mancusi, che era accompagnato dal dirigente del Ufficio regionale Ciclo dell’acqua, Giuseppe Giliberti, dal presidente del Parco della Murgia materana, Pierfrancesco Pellecchia, dal direttore generale di Acquedotto Lucano, Gerardo Marotta e dal coordinatore Arpab di Matera, Mario Cuccarese, ha concordato col collega pugliese la necessità di affrontare la questione partendo da nuove verifiche da eseguire in maniera congiunta con il coinvolgimento delle due agenzie Regionali di protezione ambientale, e con ripetuti prelievi tanti in territorio pugliese che in territorio lucano. In particolare saranno fatti accertamenti sul funzionamento dei depuratori di Gravina, Altamura e Matera e controlli sugli insediamenti agricoli ch lambiscono i corsi d’acqua nei tratti che precedono il punto in cui viene rilevato l’inquinamento. La Puglia si è inoltre detta disponibile a installare una stazione permanente di rilevamento per monitorare in continuo lo stato delle acque. Tutte le attività di accertamento partiranno immediatamente e saranno condotte per un tempo congruo a verificare ogni aspetto del problema ma dovranno produrre risultati, tanto nella individuazione delle cause quanto nella rimozione di eventuali problemi riscontrati immediatamente risolvibili, entro il prossimo 20 gennaio, data in cui è stato convocato un nuovo incontro.

“Non abbiamo la pretesa di indicare da soli cause e colpe – ha detto l’assessore Mancusi – ma siamo determinati a giungere una volta per tutte alla soluzione del problema e il fatto che la Regione Puglia si senta pienamente coinvolta in questo processo è una notizia positiva. Finalmente – ha concluso – la questione sembra essere avviata a soluzione”.

 

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