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Tra Puglia e Albania progetti di collaborazione su cultura e turismo

Scambio di doni e di opinioni questa mattina a Bari tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e la ministra albanese della cultura Mirela Kumbaro. Le strade dei due popoli si incontrano nuovamente con l’obiettivo di consolidare esperienze e progetti di cooperazione e di integrazione nel campo della cultura (musica, teatro, cinema, editoria, arte contemporanea) e del turismo. Un confronto lungo e articolato, al quale ha partecipato anche l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo e alla Cultura della Regione Puglia, Loredana Capone, alla ricerca di percorsi culturali e artistici comuni e condivisibili dai due paesi. L’ipotesi sulla quale si sta lavorando operativamente è quella di avviare una collaborazione transfrontaliera, da inserire all’interno della strategia adriatico ionica.
“Nei Balcani ci sono possibilità infinite di collaborazione e di cooperazione – ha detto il presidente Emiliano – per esempio, sia la Puglia che l’Albania affacciano sul mare Adriatico. Siamo dunque, insieme, un pezzo importante dell’evoluzione della storia di questo mare e del suo percorso verso la libertà, in grado di provare a spiegare la nostra civiltà. Dobbiamo cercare di rendere operativi un paio di progetti che possano restare nella memoria collettiva. Se voi vi rafforzate e noi vi diamo una mano, diventiamo più forti anche noi, rafforzando la nostra presenza all’interno dell’Unione europea. Dobbiamo costruire itinerari culturali e artistici tra Puglia e Albania, anche tra le singole città e i singoli siti – ha concluso Emiliano – itinerari in comune resi possibili grazie anche ad un mare che unisce e che insieme però ferisce, portandosi via sempre più spesso, speranze senza nome e vite senza età”.
L’assessore Capone ha sottolineato il dato economico che fino ad ora ha legato i due paesi. “Nel 2014 – ha detto la Capone – noi siamo cresciti nella esportazione verso l’Albania del 34,6 %. Abbiamo avuto la possibilità di crescere perché abbiamo regolato meglio i nostri rapporti che prima, a dir la verità, quasi non esistevano. Il valore della percentuale però è sottodimensionato rispetto a quello che noi possiamo fare. Occorre stabilire una intesa che riesca nel suo risultato finale. Noi siamo assolutamente pronti ad incrociare le nostre esperienze”.

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