Tragedia Pisticci-Craco, avviata indagine conoscitiva
La Provincia di Matera ha avviato l’indagine conoscitiva per comprendere le dinamiche dell’incidente mortale avvenuto sulla pista provvisoria, chiusa al traffico a seguito della tragedia, che collega Pisticci a Craco. La pista provvisoria dove si è consumato il drammatico evento, di proprietà del Comune di Pisticci e assegnata provvisoriamente alla Provincia di Matera, era stata messa a disposizione dei mezzi leggeri per consentire la transitabilità viaria a seguito dell’inagibilità del ponte in loc. Pozzitello direzione Pisticci-Craco. Idonea segnaletica ne specificava le numerose limitazioni, da quella relativa alla velocità pari a 10 km orari, a quella relativo al peso dei mezzi di massa inferiore a 3,5 tonnellate.
Lo scorso 23 febbraio il ponte ubicato sul Fosso della Chiobicca, al km. 4+100 della provinciale ex statale 176 di Pisticci, era parzialmente crollato divenendo completamente inagibile per cui con una ordinanza del 25 febbraio ne venne disposta la chiusura al traffico veicolare. Successivamente prendendo in gestione alcuni tratturi comunali venne realizzato questo percorso alternativo che bypassa il ponte interdetto. Al fine di consentire la riapertura della provinciale 176 a ogni tipologia di traffico è stato approvato, in linea tecnica, il progetto preliminare per la ricostruzione. Un intervento risolutivo che non è stato avviato per la mancanza di risorse. Disponibilità economica importante, quasi 2 milioni di euro, rispetto alle quali la Provincia ha sollecitato la Regione partecipando con il sindaco di Pisticci a diversi incontri, anche alla presenza dell’Anas.
Il presidente Stella e l’assessore alle Infrastutture Angelo Garbellano confermano la massima disponibilità dell’ente a fornire ogni sorta di chiarimenti e notizie agli organi preposti e di portare a conoscenza della giunta, convocata questa stessa mattina, gli esiti dell’indagine conoscitiva.
“Siamo in questa fine estate ma, anch’essa, viene caratterizzata da una caterva di incidenti stradali con un numero impressionante di morti. Non per ultimo, conditio di tanta rabbia, è unanime lo ‘spettacolo’ apocalittico e surreale di ciò che resta della strada provvisoria che collega Craco Peschiera a Pisticci dopo l’inondazione e lo smottamento della carreggiata che è costata la vita ieri ad una donna di Marconia che stava percorrendo la bretella (messa a punto subito dopo il crollo del ponte sul Cavone del 24 febbraio scorso) in direzione Pisticci, quando il torrente sul quale praticamente poggia la parte più insidiosa del tracciato, ha tracimato, portando via con se tutto quanto trovato davanti con una forza inaudita. Sicuramente, è stata l’ennesima tragedia che si poteva evitare. L’Ugl, ha più volte denunciato queste insostenibili situazioni, ma le risposte della politica regionale sono state deludenti ed insufficienti”. E’ lo sgomento del segretario regionale generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e del componente confederale regionale, Pino Giordano per i quali, “ci viene difficile da credere e comprendere come, dopo il crollo di un ponte lungo solo 30 metri, su una provinciale di snodo tra la Val d’Agri e la Basentana, questo non sia stato ripristinato in tempi celeri. E si siano effettuati lavori su un percorso alternativo stretto e tortuoso, asfaltato del tutto poco più di un mese fa. Le montagne russe pisticcesi come goliardicamente è stato battezzato proprio il tratto in cui si è consumata la tragedia di ieri – proseguono i segretari -, sono state fatali per l’anziana donna e potevano causare un bilancio anche più grave. Adesso, dopo l’acqua, il fango, la speranza, la disperazione e la morte, resta lo sgomento e la rabbia di una regione, una comunità e di un’intera zona che da sei mesi attende di poter percorrere una strada dignitosa senza dover mettere a rischio la propria incolumità. E’ l’intera provinciale ex ss 167 Pozzitello-Craco Peschiera, a necessitare di interventi strutturali urgenti per mettere in sicurezza altri tratti a dir poco critici del tracciato che, fino a ridosso della Val d’Agri, presenta carenze e non poche insidie. L’Ugl fa’ appello al Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo affinché sulla realizzazione delle infrastrutture previste nel Piano Sud per la Basilicata, si risolva la spigolosa vicenda della viabilità nella nostra regione ed è nostro auspicio – aggiungono Giordano e Tancredi – che non si areni il tutto come in passato è avvenuto in relazione al Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Regione e Province. Questa tragedia ripropone in modo drammatico il problema della sicurezza delle nostre strade, alle Province chiediamo di rinnovare l’impegno ad aumentare le risorse destinate alla prevenzione degli incidenti per scongiurare il verificarsi di simili sciagure. In attesa di risposte e garanzie da parte delle autorità – concludono i sindacalisti -, l’Ugl Basilicata auspica che non si ripetano più questi giorni del dolore e della desolazione per una tragedia che poteva essere evitata”.