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Trani, presentata ‘Lech Lecha’

Si è svolta mercoledì a Trani, presso la Sala Giunta del Comune, la conferenza stampa di presentazione di ‘Lech Lechà – Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica’, la kermesse multidisciplinare che avrà luogo in 10 città della Puglia con un vasto programma articolato in dieci moduli fra conferenze, musica, lingua e gastronomia ebraica, presentazioni di libri e molto altro ancora. Lech Lechà, ovvero ‘Va verso te stesso’: un modo per pensare e meditare sulla propria identità, un valore sempre più assente nella vita di molte persone, un valore che questa manifestazione vuol cercare di far riemergere. Ma Lech Lechà ricorda anche il corno dell’ariete, detto Shofar, il cui suono fu udito nel momento in cui furono consegnati i Dieci Comandamenti, secondo quanto raccontato dalle fonti.

A prendere per primi la parola sono stati Luigi Riserbato e Salvatore Nardò, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del comune di Trani, che hanno sottolineato l’importanza dell’evento per la riscoperta del valore storico-sociale della presenza ebraica in Puglia sin dai tempi antichi, e dal ruolo di Trani come capitale dell’ebraismo meridionale, considerando anche la riapertura della Sinagoga di Scolanova del 2005.

Pier Luigi Campagnano, presidente della Comunità ebraica di Napoli, ha parlato di “rinnovo della cultura ebraica in Puglia, sicuro che la manifestazione assumerà una cadenza fissa annuale che toccherà svariati temi legati all’ebraismo, partendo anche dalla Giornata Europea della Cultura Ebraica”. Poi, la parola è passata a Rav Shalom Bahbout, rabbino capo di Napoli e dell’Italia meridionale: “Questa manifestazione deve essere il punto di partenza verso la riscoperta dell’ebraismo in Puglia. Ad ogni modo per i prossimi anni contiamo nella realizzazione di un progetto interregionale che coinvolga tutto il Sud, anche se la manifestazione continuerà pur sempre ad essere il ‘Festival di Trani’, i cui orizzonti andranno però ad allargarsi”.

Alla serie di interventi si è aggiunto quello di Francesco Lotoro, direttore artistico della manifestazione, musicista e autore della monumentale Enciclopedia discografica KZ Musik, dedicata alla produzione musicale nei lager di tutta Europa. Lotoro ha precisato che “Lech Lechà, più che un festival nel senso comune del termine, vuole essere una ‘settimana’ nel senso ebraico, quel periodo che trova il suo momento centrale nello Shabbat, momento che condivideremo il prossimo 8 settembre con tutti i partecipanti”. L’iniziativa ha già suscitato grande curiosità e interesse a livello nazionale, con il ‘tutto esaurito’ nelle strutture ricettive di Trani e dintorni: tra le iniziative, va registrato il successo sorprendente del corso intensivo di Lingua Ebraica, in programma dal 3 al 7 settembre proprio all’interno della Sinagoga tranese.

 

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