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Trasferenza rifiuti, la nota del comune di Cerignola

In merito alle recenti polemiche sul presunto “doppio pagamento” per i costi di trasferenza dei rifiuti, il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, interviene per fare chiarezza. “Si tratta di una notizia completamente falsa”, afferma con decisione il primo cittadino. “L’importo di 500.000 euro, citato in modo strumentale, rientra in una determina che comprende diverse voci di spesa, tra cui lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti, da sempre a carico del Comune. I costi di trasferenza, invece, rappresentano solo una parte minima.”
L’azienda che si occupa del servizio di trasferenza rifiuti collabora con l’amministrazione comunale sin dal 2018, quando il sindaco era Franco
Metta, e ha continuato a operare anche sotto la gestione commissariale. Inoltre, è l’unica azienda autorizzata da AGER (Agenzia Territoriale della
Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti) a svolgere questa attività. “Non c’è alcuna scelta politica o discrezionale, ma solo il rispetto delle
indicazioni dell’ente regionale preposto alla gestione dei rifiuti. Questo servizio è stato adottato da tutte le amministrazioni che si sono succedute
perché necessario per garantire il corretto smaltimento e la pulizia della città”, spiega il sindaco.
Altra questione da chiarire riguarda l’ordinanza con cui il servizio di trasferenza è stato affidato a un’azienda diversa da quella che si occupa della
raccolta dei rifiuti. “È stata una scelta obbligata: non farlo avrebbe significato lasciare i rifiuti in strada, con il rischio di un’emergenza igienico-sanitaria”, spiega Bonito. L’amministrazione ha dovuto fare i conti con le criticità degli impianti individuati dalla Regione, che non garantiscono continuità al servizio.
“Penso alla piattaforma di Foggia, che nei fine settimana chiude, bloccando di fatto il servizio. Inoltre, gli orari imposti non sono compatibili con
l’organizzazione della raccolta rifiuti nel nostro Comune”, aggiunge il sindaco. Il problema, però, non riguarda solo Cerignola. “Molti comuni limitrofi sono costretti ad adottare la stessa soluzione, perché gli impianti disponibili sono spesso saturi o troppo distanti. E questo è il risultato di scelte sbagliate del passato”, continua Bonito. “Cerignola è stata penalizzata dalla gestione delle precedenti amministrazioni, che hanno portato al commissariamento dell’impiantistica di Forcone-Cafiero, facendoci perdere un asset strategico per la gestione dei rifiuti.”
L’attuale amministrazione, però, ha già avviato un percorso per risolvere il problema alla radice. “Abbiamo ottenuto il decommissariamento e stiamo
lavorando per rendere gli impianti finalmente operativi”, annuncia il sindaco. Inoltre, il Comune vigilerà attentamente sul rispetto degli obblighi contrattuali da parte dell’azienda incaricata del servizio di raccolta rifiuti. “Un ulteriore passaggio avverrà con l’operatività del DEC che garantirà una maggiore efficienza del servizio.”
Il sindaco, infine, chiarisce: “L’importo versato non rappresenta un costo aggiuntivo per l’Ente, poiché rientra nella definizione complessiva dei
corrispettivi spettanti all’operatore per i maggiori servizi offerti nella gestione dei rifiuti.”

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