Trasporti, infrastrutture e mobilità: il sindacato invita, la regione Puglia latita
Si è svolto lunedì 20, presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale ‘La Magna Capitana’ di Foggia, il convegno organizzato dal sindacato Fast di Puglia e Basilicata, dal titolo ‘Puglia e Basilicata, due Comunità stessi obiettivi per la TEN-T’. La Ten-T è la rete di trasporto transeuropea definita dal regolamento comunitario che si basa sui corridoi intermodali.
Conditio sine qua non di questo tipo di mobilità in rete, sostenibile, integrata e inclusiva, l’efficacia e l’efficienza delle infrastrutture a livello metropolitano, regionale e interregionale. Presente l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Aldo Berlinguer, in collegamento telefonico, mentre continua la latitanza della Regione Puglia e dell’assessore Giovanni Giannini, invitato a discutere per l’ennesima volta sui temi del trasporto e delle infrastrutture e ancora una volta assente.
In sala, invece, il consigliere del Comune di Potenza Giuseppe Giuzio, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Foggia Francesco D’Emilio, il consigliere comunale Pasquale Cataneo, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, il Segretario Provinciale FAST di Foggia Domenico Santodirocco, il Segretario Regionale FAST di Puglia e Basilicata Vincenzo Cataneo e il Segretario Nazionale FAST Pietro Serbassi.
Argomenti centrali l’ipotesi di una nuova Stazione Alta Capacità /Alta Velocità a Foggia, il nodo intermodale, l’esclusione del progetto del treno-tram dal Patto per la Puglia e la visione dello sviluppo infrastrutturale come condizione imprescindibile per l’asse di sviluppo della Macroregione del Sud. “La Regione Basilicata ha effettuato dei notevoli investimenti per l’ammodernamento della tratta Foggia-Potenza – spiega Berlinguer – Stiamo completando i lavori per ridurre i tempi di percorrenza sulla linea e già da un anno abbiamo chiesto al Ministero per le Infrastrutture una variazione del tracciato per consentire una fermata all’interno della zona industriale di San Nicola di Melfi, che possa servire lavoratori e merci e stiamo lavorando anche su un corridoio Melfi – Metaponto – Taranto, che permetta di imbarcare le auto prodotte da Fca in Puglia e non più a Civitavecchia”.
Sul versante sindacale, infatti, questo nuovo sistema, del tutto ignorato dal Patto per la Puglia, risulta fondamentale per la salvaguardia e lo sviluppo occupazionale delle imprese, del trasporto della Capitanata, come territorio di collegamento tra Puglia e Basilicata, tra Adriatico e Tirreno, nonostante il silenzio, finora, del mondo imprenditoriale e delle altre organizzazioni sindacali.
“Il sistema di trasporto intermodale, con un servizio pubblico metropolitano di superficie collegato alle varie direttrici attraverso il treno-tram – spiega Vincenzo Cataneo – è stato fatto fuori per il momento, rendendo monca l’intermodalità prevista nel nodo foggiano e negli altri comuni della pentapoli. Chiediamo il rilancio del Servizio Ferroviario Metropolitano, dal momento che il Progetto è previsto fin dal 2007 e rientrava sia nel Piano Attuativo 2009 – 2013 che nel Progetto Area strategica Capitanata 2020 e che la tecnologia del Treno Tram è omologata e pronta all’uso, al di là di ciò che racconta qualcuno”.
Gli fa eco il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Comune di Foggia Pasquale Cataneo che aggiunge: “I cittadini dovrebbero chiedere alla politica la serietà rispetto agli impegni presi su temi così cruciali per la comunità. Non si capisce come mai si prediligano progettualità nuove rispetto a qualcosa che era stato codificato e definito di primaria importanza, nonostante una continuità politica in Regione. Tra i territori esiste una enorme sperequazione”.
“Il Comune di Foggia è al lavoro – interviene l’assessore D’Emilio – per dare risposte risolutive alla Capitanata, risposte utili per la comunità, anche se abbiamo sottolineato anche noi il caso degli investimenti trascurati per il nostro territorio e la dimenticanza del progetto del treno tram, già previsto fin dal 2007. Abbiamo tempi e programmi da rispettare, seguendo da vicino questa necessità, sperando che non sia l’ultimo treno dello sviluppo per questa terra”.
Conclusioni affidate al Segretario FAST Serbassi che evidenzia: “Convegni come questo rappresentano una importante opportunità di confronto tra sindacato, istituzioni e cittadini. Spesso sentiamo parlare di un’Italia a due velocità ma finalmente qui si discute di investimenti infrastrutturali al Sud. Foggia è sempre stata e resta un nodo strategico determinante e il nostro sindacato vuole porsi come un interlocutore leale per stimolare la partecipazione politica e creare delle ulteriori possibilità di crescita”.
Le infrastrutture rappresentano un volàno strategico per l’economia di un territorio, per cui la FAST, già rimasta inascoltata dopo aver segnalato tali pericoli alla stessa Regione Puglia attraverso le Osservazioni sul Piano attuativo del PRT, sollecita che almeno stavolta le parti sociali siano considerate, a tutela dell’intera Capitanata, per cui chiede alla Regione Puglia, ancora una volta, un confronto.