Tratta Ferrosud-Casal Sabini, il Consorzio incontra azienda e sindacati e chiede un vertice urgente a Rete Ferroviaria Italiana
Una richiesta di incontro per discutere della stipula del nuovo contratto per il raccordo ferroviario che collega lo stabilimento Ferrosud alla stazione di Casal Sabini. E’ la risposta del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera alla lettera con cui Rete ferroviaria italiana, società del gruppo Ferrovie dello Stato, aveva nei giorni scorsi sollecitato la firma di una nuova intesa per la regolamentazione del traffico sulla tratta, che è di proprietà del Consorzio ma sin dalla sua costruzione è gestita in comodato d’uso dalla Ferrosud. La decisione è venuta al termine di un incontro che si è svolto nella sede dell’ente a cui hanno preso parte l’amministratore delegato di Ferrosud, Vito Dimichele, la responsabile delle relazioni industriali di Confindustria Basilicata, Alessandra Mastro, e il direttore generale del Consorzio industriale, Rocco Dichio.
Nel corso della riunione è stato sottolineato che l’ultimo contratto con le Ferrovie dello Stato fu siglato dalla Breda Costruzioni Ferroviarie S.p.A., allora proprietaria di Ferrosud, nel 1998 e risulta essere scaduto nel 2003. Per cui la gestione effettiva del tronco ferroviario è sempre stata esercitata da Ferrosud a cui sarebbe spettato il compito di ottenere la proroga dell’intesa firmata, cosa che non è avvenuta. Il direttore del Consorzio ha peraltro sottolineato “la piena disponibilità dell’ente a risolvere il problema per permettere a Ferrosud di continuare ad utilizzare la tratta per la sua produzione industriale nelle forme che si riterrà più opportune nell’interesse delle due parti”. Per questo motivo, d’intesa con l’amministratore dell’azienda e con la Confindustria, Dichio ha inviato a RFI una richiesta di incontro per discutere della questione e lavorare alla sottoscrizione di un nuovo contratto.
In tarda mattinata si è poi svolto, sempre nella sede del Consorzio, un altro incontro con i rappresentanti sindacali della Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm: Giuseppe Giannella, Angelo Giasi e Giuseppe Grieco. Nella riunione, le parti sociali hanno esternato la loro preoccupazione per le conseguenze che potrebbero verificarsi nel caso in cui RFI decidesse di chiudere l’accesso alla rete ferroviaria nazionale al tronco Ferrosud-Casal Sabini e hanno chiesto al Consorzio di fare il possibile per scongiurare questo pericolo. Il direttore del Consorzio, Dichio, dopo aver illustrato i termini della vicenda ha assicurato che l’ente si è già attivato per arrivare in tempi brevissimi alla soluzione del problema per permettere all’azienda di proseguire con il suo programma di riorganizzazione dell’attività industriale.