Tratto Matera – La Martella SS 655 Bradanica: Pericolo fisso e costante
I lavori inerenti il 1° Tronco del 1° lotto della SS 655 che collega la città di Matera al Borgo La Martella volgono al termine e dall’aprile 2018, data di apertura provvisoria di questo tratto di strada lungo circa 7 chilometri, innumerevoli sono stati gli incidenti avvenuti, con notevoli danni alle cose e alle persone. Detto tratto di strada, dotato di cinque accessi, di cui tre in direzione Matera e due verso Foggia, sono caratterizzati, anziché da auspicate e normali corsie di accelerazione, da inconcepibili e pericolosissime corsie di immissione, con segnaletica orizzontale di STOP, a ridosso della strada predisposta per una viabilità a velocità sostenuta. L’incombenza etica e morale evidenzia che, con l’obbligo di fermarsi e dare precedenza, la ripresa della marcia, dalle relative immissioni previste, ravvisa l’elevato rischio di essere travolti dai veicoli che, sopraggiungendo a velocità sostenuta, non appaiono visibili all’atto di immissione. Le migliaia di abitanti del Borgo La Martella e delle ivi aree rurali sono state ignorate e tagliate fuori dalla neonata arteria, evidenziando che l’uscita per il Borgo dista oltre 2 chilometri e mezzo pur se, a soli 700 metri, sia stata predisposta un’uscita che consente l’accesso alla sola area industriale di La Martella – Matera. Altresì, la storia mi permette di sottolineare che il tratto della SS 7, che lambisce la città di Matera, consta di 8 accessi, tutti dotati di corsie di accelerazione, con la differenza che la stessa è stata realizzata a fine degli anni sessanta.
Parrebbe acclarato che la nuova arteria non implementi la miglior fruizione al Borgo, pur rimarcando gli oltre 24 mesi in cui gli avventori tutti sono stati privati del tratto della provinciale “8”, sacrificata per l’esecuzione dei lavori, collegante il Borgo allo svincolo per Matera centro e pertanto costretti ad avvalersi del percorso alternativo considerevolmente più lungo, con aggravio dei tempi di percorrenza ed insidie di sicurezza, previa risagomatura del manto stradale. Appare strano, inconcepibile, inammissibile e finanche inaccettabile che non siano state realizzate le corsie di accelerazioni alle rampe di immissione la cui segnaletica di STOP costituisce, quotidianamente, pericolo fisso e costante per la pubblica e privata incolumità e paventi un vero attentato alla vita umana. Corre l’obbligo morale di rimembrare che il 4 luglio 2018, i delegati dei cittadini del Borgo La Martella assieme all’allora Presidente della Giunta Regionale ed attuale Consigliere Dr. Marcello Pittella, effettuarono un sopralluogo dell’area, dalla quale emerse l’acclarata contingenza dei dati (Gazzetta del Mezzogiorno – 8 luglio 2018 a firma di Emilio Salierno cfr.), palesando la volontà politica, oltre che morale, di finanziare l’opera in variante finalizzata a rimuovere le condizioni di stringente e sottaciuto pericolo. Alcuni giorni a seguire il Presidente Pittella, per ragioni di ordine giudiziario, fu’ rimosso dall’incarico e tutto cadde nell’oblio polveroso delle segrete stanze di palazzo. Orbene, nel superiore interesse di tutta la collettività amministrata, al fine di salvaguardare e tutelare delle vite umane e rimuovere l’insidioso pericolo per la pubblica e privata incolumità, si ravvisa l’autorevole intervento delle autorità in indirizzo al fine di conseguire una rapida e vincolante decisione in merito al finanziamento della variante in corso d’opera per l’esecuzione delle corsie di accelerazione e l’uscita per il Borgo all’altezza della zona industriale. In alternativa, qualora gli enti deputati allo svolgimento del servizio di vigilanza ed attuatori d’opera in oggetto non si ritenessero in grado di espletare le funzioni d’istruttoria richieste, si costituisca, in tempi brevissimi, una commissione permanente al fine di programmare la risoluzione delle ataviche difficoltà logistiche funzionali di un’area di primario interesse sociale, strutturale ed industriale. In mancanza di risposte avanzeremo richiesta formale d’istituzione di un tavolo di lavoro, richiedendo l’autorevole intervento di Sua Eccellenza il Prefetto di Matera, al fine di addivenire alla rimozione delle situazioni di pericolo denunciate.
Certi della vostra vicinanza alle necessità di pubblica integrità ed in attesa di puntuali informazioni al riguardo, si saluta con viva cordialità.
Il Presidente
Tommaso Martinelli