CronacaPuglia

Tre arresti a Torremaggiore per riciclaggio di rame per autodemolizione

Un’organizzazione capillare, quasi industriale, con macchinari ad hoc, ma gestita in proprio, e che permetteva di ricevere e ricettare grossi quantitativi del rame trafugato in Capitanata cancellandone ogni indicazione della provenienza illecita. Il materiale saccheggiato è quello delle linee elettriche e telefoniche a servizio delle zone ‘incriminate’: dall’alto al basso Tavoliere. E’ quanto scoperto dagli agenti della squadra mobile di Foggia, in collaborazione con la Polizia provinciale e la Polstrada, nell’ambito di una serie di indagini finalizzate a contrastare lo sviluppo di furti di rame nel Foggiano, fenomeno che, negli ultimi mesi, sta registrando un ulteriore ‘picco emergenziale’. Gli agenti hanno arrestato tre persone (un italiano e due romeni), e sequestrato 10 tonnellate di rame trafugato negli ultimi giorni proprio dalle linee Enel, e altri 5 quintali che stavano per essere scaricati in loco nel momento del blitz. A finire in manette è stato il titolare dell’autodemolizione sulla provinciale 10, trasformata in una vera e propria base operativa per ripulire il rame rubato e sintetizzare tutti i passaggi della filiera dell’oro rosso; gli altri due, invece, costituiscono la “manovalanza”.

All’interno del capannone, ubicato a Torremaggiore, gli agenti hanno sequestrato un macchinario per sguainare i cavi e ricavarne l’animella in rame, insieme ad una seconda apparecchiatura che sminuzza il metallo conduttore, rendendolo di fatto “pulito”, ovvero privo di indicazioni della illecita provenienza. In questo modo, dunque, era possibile sintetizzare in un solo luogo tutti i passaggi della filiera del riciclaggio del rame fino alla fonderia, ottimizzandone di conseguenza il guadagno.

In questo modo, il rame così trattato poteva essere reimmesso su piazze lecite, raddoppiando i guadagni, portati dai 3,20 euro del mercato nero ai 5/6 euro, come da quotazione nazionale. Da tempo, gli agenti stavano monitorando la zona dell’alto Tavoliere, fino all’individuazione dell’autodemolizione sospetta.

 

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