Pochi treni Sud-Est per i collegamenti nel Salento. E gli operatori turistici sono ormai rassegnati
Persistono i problemi a livello di viabilità nel Salento, nonostante recensioni entusiastiche sulle riviste internazionali di maggior prestigio ed i continui sforzi degli operatori del settore per mostrare un territorio sempre al passo e accogliente. Il lavoro fatto viene in parte vanificato da servizi anacronistici, collegamenti che scarseggiano e da un sistema di trasporti affidato per lo più alla buona volontà e alle navette private.
L’assenza di treni della Sud-Est, fresca di acquisizione da parte di Trenitalia, nella giornata di domenica, che mettano in collegamento il capoluogo con le marine più gettonate come Gallipoli, Otranto e Leuca, è vista con rassegnazione. “Ci siamo arrabbiati anche troppo in passato – spiega Mimmo De Santis, presidente provinciale di Federalberghi e titolare del villaggio Serra degli Alimini, a Otranto – e ora siamo passati oltre la rabbia. Siamo addolorati perché tutti i nostri sforzi nell’offrire ogni anno qualcosa in più, servizi migliori, vengono vanificati da servizi che mancano e da istituzioni che non si impongono per averli”. Un esempio pratico: con un volo economico si raggiunge Brindisi da Milano in un’ora e poi per arrivare a Otranto – tra navetta fino a Lecce e il treno che prevede il cambio a Maglie – magari ci vogliono 2 ore, nella migliore delle ipotesi.
“All’aeroporto di Bergamo – continua De Santis – ci sono collegamenti con Milano ogni 15 minuti. Da Lecce a Otranto due treni al giorno. È chiaro che chi magari ha a disposizione solo un week-end e per ovvi motivi non vuole venire in macchina, o sceglie un’altra meta oppure andrà incontro a tante difficoltà negli spostamenti. Cerchiamo di andare incontro a questi turisti attraverso le convenzioni con i servizi navetta, che garantiscono prezzi calmierati, ma se qualcuno prende la navetta di propria iniziativa, rischia anche di spendere magari più che per il biglietto aereo”.
Stessa idea è quella di Attilio Caputo, titolare della catena Caroli hotels – con alberghi sia a Gallipoli che a Leuca: “Manca una visione che comprenda anche i trasporti intermodali dall’aeroporto fino alla città dove ha sede l’albergo. In tema di trasporti pubblici, in dieci anni è cambiato poco o nulla: siamo ancora all’anno zero. Assurdo pensare a quanto siano scarsi i collegamenti con Gallipoli, rispetto all’appeal che la località esercita. Leuca poi, dal punto di vista del trasporto pubblico, è una località “remota” e meriterebbe certamente più attenzioni”. Anche il questo caso, l’unica soluzione per il turista è la navetta.