Tricarico, il gruppo consiliare ‘Per il bene Comune’ incontra la cittadinanza
Il gruppo consiliare di minoranza di Tricarico “Per il bene Comune”, alcuni giorni fa ha incontrato la cittadinanza nel salone di Palazzo ducale, di proprietà della Provincia di Matera, con la presenza del capogruppo consiliare Silvio Mestice, del consigliere comunale Angelo Giannotta e del consigliere provinciale Antonio Mangiamele. Silvio Mestice, in apertura, ha spiegato che “ci è stato negato l’utilizzo dell’auditorium comunale” e che, per questo motivo, il locale in cui si è svolto l’incontro, senza riscaldamento e corrente elettrica, tanto che si è dovuto far ricorso a un gruppo elettrogeno per illuminare il salone, è stato un ripiego. L’intervento di Mestice, in risposta alle accuse del sindaco di Tricarico, che “ci ha definiti ignoranti, nulla facenti, bugiardi, attori e persino contro legge”, ha toccato sostanzialmente cinque punti. I primi due riguardano ancora il nuovo Regolamento del consiglio comunale e delle commissioni proposto dall’amministrazione comunale nella seduta consiliare del 21 dicembre scorso. In particolare, Mestice ha fatto riferimento all’incoerenza tra l’articolo 2 del Regolamento, che abolisce l’esposizione della bandiera italiana ed europea in occasione dei Consigli, come prescrive la legge e il Consiglio comunale straordinario e urgente convocato dal sindaco per approvare l’introduzione dell’Inno di Mameli in apertura di seduta consiliare. Poi, ha fatto riferimento all’articolo 19 del Regolamento, sul diritto dei consiglieri comunali all’informazione, in cui viene proposto che i consiglieri, per acquisire notizie e informazioni utili all’espletamento del proprio mandato, possono fare richiesta al sindaco di copie degli atti preparatori ai provvedimenti amministrativi del comune, salvo che il sindaco non opponga il segreto d’ufficio a tutela dell’amministrazione. Tutto questo, ha detto Mestice, in contrasto con l’articolo 43 del Testo unico degli Enti locali che prevede che siano gli uffici comunali, le loro aziende e gli enti dipendenti a fornire tutte le informazioni di cui sono in possesso ai consiglieri, utili a esperire il loro mandato e questi sono tenuti al segreto nei casi previsti dalla legge. Il terzo punto ha riguardato l’ospedale, per il quale Mestice ha rimproverato l’amministrazione comunale di non aver convocato sedute consiliari straordinarie e di non aver informato i cittadini dell’ultima delibera della Asm che penalizza ancora di più il nosocomio tricaricese, avendo solo organizzato un incontro con i sindaci del comprensorio e con alcuni operatori ospedalieri senza un seguito. Il quarto e il quinto punto hanno riguardato il problema lavoro, per il quale, ha detto Mestice, l’amministrazione comunale ha affidato alcuni progetti a tecnici della Provincia di Potenza o di fuori regione e il macello, cavallo di battaglia della lista che ha vinto le elezioni e che è ancora chiuso. Della discarica di contrada Foresta e del conferimento dei rifiuti del Potentino ha, invece, parlato Angelo Giannotta, il quale si è chiesto perché, prima di vincere le elezioni, gli amministratori non volevano che la spazzatura fosse conferita nella discarica tricaricese coniando anche lo slogan “Tricarico no pattumiera della Basilicata” e poi hanno cambiato idea. Infine, Antonio Mangiamele ha comunicato che a breve cominceranno i lavori di messa in sicurezza di via delle Matine, che consisterà nell’ampliamento della carreggiata, dall’incrocio con la strada per la parrocchia di Sant’Antonio fino al convento del Carmine e la realizzazione del marciapiedi. Il progetto, ha detto Mangiamele, è cofinanziato dallo Stato e dalla Provincia di Matera e risale al 2007. Poiché non era stato ancora erogato il finanziamento provinciale ma solo quello regionale di circa 170 mila euro e lo scorso 2 agosto gli uffici del Governo chiedevano notizie sullo stato dei lavori, Mangiamele ha precisato di aver seguito la pratica fino a novembre, quando è stato erogato il finanziamento dalla Provincia ed è stato realizzato il progetto.
Vito Sacco