Trivelle, Ugl Basilicata: “’SI’ per blocco concessioni estrazione petrolio”
“I Lucani saranno coinvolti dalle trivellazioni, al fine di renderli più consapevoli sui contenuti del referendum informeremo il maggior numero di cittadini: la vittoria del ‘SI’ consentirà il blocco delle concessioni per estrarre il petrolio dalla costa italiana”. Lo affermano il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano per i quali, “aderiremo al Comitato per il referendum sulle trivelle forti sostenitori che è importante andare a votare il 17 Aprile 2016, giorno in cui si svolgerà il referendum sulle attività petrolifere in mare entro le 12 miglia dalla costa per i titoli abilitativi già rilasciati e per tutta la durata di vita utile al giacimento. La politica parla di crisi economica in Italia ma a pagare tale ennesimo spreco economico saranno solo ed esclusivamente i cittadini che subiscono ininterrottamente scelte dannose di un Governo non legittimato e non votato dal popolo. Si potevano risparmiare circa 400 milioni di euro se solo si accorpava la data del referendum con il primo turno delle amministrative ma, – proseguono Tancredi e Giordano – tutto è stato deciso ancora una volta per far sì che la partecipazione sia inconsapevole per i cittadini a questa forma di espressione democratica e non informandoli in tempo utile sulla scelta fra il si è il no. Via trivelle e petrolieri dal nostro mare!, questo il grido dell’Ugl Basilicata a tutti coloro che sono interessati all’ “oro nero” di cui sarebbero ricchi i fondali del Metapontino.
Diciamo, perciò, un no netto e deciso allo scellerato disegno di portare le sporche trivelle delle multinazionali del petrolio nel nostro mare. Per questo è importantissimo andare a votare poiché resta l’unico modo per ostacolare le trivelle in mare, invitiamo tutti a recarsi alle urne per il raggiungimento del quorum dal quale dipende il futuro del nostro amato mare. Onestamente ci sembra che la strada sia in salita: per questo bisogna fare fronte comune per contrastare il Governo nazionale e far diventare capillare la propaganda referendaria. L’Ugl ribadisce il proprio ‘no’ alle trivellazioni che rappresentano un pericolo per la nostra regione ad alto rischio sismico oltre ad essere causa di danni ambientali e paesaggistici: è quantomeno necessario che tutti i cittadini siano messi nelle condizioni di esprimere il proprio parere in merito. Per l’Ugl – concludono i segretari Giordano e Tancredi – vanno messe in campo politiche mirate per un futuro sostenibile e a basso impatto ambientale. Se la scelta del 17 aprile per il referendum è per far sì che il governo giochi d’azzardo con la democrazia e scommettere sul non raggiungimento del quorum per decidere unilateralmente, noi informeremo i cittadini al fine di renderli più consapevoli della loro eventuale scelta ed il nostro impegno sarà convincere il maggior numero di essi ad accorrere alle urne”.