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Turismo nel Salento, flessione del 20%

Anche il Salento, notoriamente zona ad alto flusso turistico e ‘locomotiva’ della Puglia, sente la crisi, con un calo di presenze che, nei primi giorni di agosto, stando alle stime di Federalberghi Lecce, ha sfiorato il 20% rispetto allo stesso periodo del 2011. Mimmo De Santis, presidente di Federalberghi Lecce, ha individuato nella crisi economica la principale causa della flessione. “Nel Salento la situazione è a macchia di leopardo, con alcune strutture che lamentano cali tra il 10% e il 20%, altre hanno sofferto in modo maggiore, altre si sono attestate sui numeri dello scorso anno o addirittura vantano lievi incrementi, ma si tratta di attività che hanno proposto sul mercato pacchetti speciali particolarmente vantaggiosi. Si spende molto meno rispetto al passato, questo è assodato”. Altro elemento particolare riguarda i turisti stranieri giunti in Puglia: negli aeroporti di Bari e Brindisi ne sono arrivati molti, contrariamente agli italiani.

“Dopo una partenza negativa, con giugno e luglio sottotono – ha continuato De Santis – il turismo talentino ha avuto una ripresa nel periodo centrale di agosto, che ha impegnato oltre il 90% della nostra capacità ricettiva”. Ma, nel tracciare il bilancio della stagione estiva, c’è l’incognita delle case vacanza, molto numerose nel Salento, nelle quali soggiorna un numero elevato di villeggianti”. Tra le località salentine più gettonate si confermano Otranto, Gallipoli, Porto Cesareo, Lecce e Ugento.

 

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