Tutela olio extravergino lucano, l’Oprol aderisce alla Cia
“La strategia di tutela dell’olio extravergine lucano attraverso il percorso del marchio unico, che è l’unico strumento in grado di proteggere le nostre produzioni di qualità e al tempo stesso accrescere la remuneratività degli olivicoltori lucani, secondo il percorso avviato di intesa con l’assessore Luca Braia, è la più efficace per difendere dalle frodi i nostri produttori e naturalmente i consumatori”. E’ quanto sostiene in una nota l’OPROL (Organizzazione Produttori Olivicoli Lucani) che aderisce alla Cia ed è associata all’organismo nazionale CNO (Consorzio Nazionale Olivicoltori).
“La frode sulla quale sta indagando la Procura di Torino che riguarda la vendita del falso olio extravergine di oliva – si aggiunge nella nota – è un ulteriore richiamo alla necessità di moralizzare il settore e di fare pulizia di tutti quegli operatori che mettono in atto comportamenti commerciali illegittimi, truffaldini, irresponsabili e dagli effetti economici e di immagine devastanti per gli olivicoltori italiani. La piaga della contraffazione e delle frodi sta determinando delle gravi conseguenze per gli olivicoltori italiani, sottoposti ad un processo di concorrenza non solo sleale, ma anche delittuosa. Alla lunga, questo andazzo porta al declino del nostro settore ed all’abbandono dell’attività da parte dei produttori onesti che non hanno armi per difendersi. Noi di OPROL-CNO siamo in prima linea nel combattere queste operazioni di raggiro, rivolte non solo nei confronti dei produttori, ma chiaramente anche degli ignari consumatori. Anche questa volta il Consorzio degli Olivicoltori Nazionale non starà fermo e tutelerà gli interessi dei produttori italiani in tutte le sedi e con ogni mezzo”.