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Uffici giudiziari soppressi: lo sportello di prossimità resta una chimera

Quando furono chiusi i Tribunali di Melfi e Pisticci sembrava che dovesse venire giù il mondo. Istituzioni, operatori del diritto e cittadini tutti uniti per chiedere il rispetto dei centri più piccoli a non vedersi scippato l’ennesimo servizio. A luglio 2016, fu approvata dal Consiglio regionale una nostra mozione sull’istituzione dello sportello di prossimità.

Tale sportello, già attivo in altre realtà nazionali, proprio per sopperire alla chiusura dei presidi di giustizia voluti dal Governo, consentirebbe di beneficiare di tutta una serie di attività giudiziali e stragiudiziali in loco; senza doversi spostare a Potenza o a Matera.

Ad oggi, però, non se ne sa nulla. Né i Sindaci delle città interessate (Melfi e Pisticci) hanno aperto un dialogo né la Regione si è mobilitata autonomamente. Figuriamoci! Abbiamo scritto ufficialmente ai Primi cittadini dei Comuni interessati per sollecitare l’istituzione dello sportello di prossimità.

Ci chiediamo il perché. Perché quando si possono aiutare le comunità si resta fermi al palo? Eppure né Regione né Comuni sarebbero onerati dei relativi costi per l’apertura.

Nella nostra mozione, infatti, sono individuate già le fonti di finanziamento, dedicate proprio a migliorare l’accesso alla Giustizia dai relativi programmi (PON e POR F.S.E. su specifici capitoli).

Visti i numerosi solleciti che ci vengono dai cittadini, chiediamo ai Sindaci di Melfi e Pisticci di attivarsi ed al Presidente della Regione di non sottrarsi dall’attuare una mozione che è sì di Fratelli d’Italia ma che è stata approvata all’unanimità dall’intero Consiglio regionale.

Insomma, se si vuole realmente aiutare i cittadini, lo si faccia, senza nascondersi dietro i soliti giochetti della politica. Non ci si indigni solamente, senza fare nulla di concreto. Il ruolo della politica è quello di risolvere i problemi non quello di stare a guardare.

Gianni Rosa, Fratelli d’Italia / Alleanza Nazionale

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