UGL, avvio di petizioni e mobilitazioni
“A partire da sabato 2 giugno e per tutto il mese, l’UGL Basilicata avvierà una raccolta firme per l’abolizione dell’Imu sulla prima casa purché non sia di lusso, la detassazione delle buste paga e delle pensioni e contro la delocalizzazione delle imprese italiane all’estero”. E’ quanto afferma il segretario generale regionale dell’UGL Basilicata, Giovanni Tancredi per il quale “in concomitanza della raccolta firme in 8 città Italiane che si estenderà nel resto del Paese, escludendo Roma che solidarizzerà per i terremotati, dalla Basilicata giungerà un corposo sostegno all’iniziativa ed alla mobilitazione in un momento di straordinaria difficoltà basata su assenze di prospettive occupazionali, di reddito, con aggravio e peggioramento delle condizioni di lavoro. Vogliamo che una riforma per diminuire il peso fiscale in busta paga di lavoratori dipendenti e pensionati con meno peso sull’ Imu e sul lavoro”. Per il segretario regionale UGLM, Giuseppe Giordano, “saremo forti sostenitori contro la delocalizzazione delle imprese italiane all’estero. Tale fenomeno sta portando grandi e piccoli gruppi industriali che giacenti anche nel nostro territorio Lucano, trasferiscono la propria produzione ad altre aree geografiche, dove il costo del lavoro oltre ad essere più basso, garantisce altrettanti costi di produzione complessivi più appetibili rispetto a quelli Italiani. Ne è esempio il nostro martoriato territorio: la zona industriale Val Basento di Pisticci, Tito scalo, Vitalba ed infine l’agglomerato indotto industriale SATA di S. Nicola di Melfi. Nella Basilicata vi è stato un impoverimento del tessuto imprenditoriale , a cui sono conseguiti centinaia di migliaia di posti di lavoro in meno. Questa strategia industriale ha prodotto perdita di produttività e posti di lavoro basandosi meramente su speculazioni a danno degli stessi lavoratori che sono letteralmente sprovvisti di tutele sindacali e, per questi motivi, l’UGL Basilicata – concludono i segretari Tancredi e Giordano – effettuerà la raccolta firme affinché le tre petizioni siano lo strumento per i nostri Parlamentari di mettere fine, attraverso apposita legge, all’impoverimento industriale e sociale anche della nostra Regione”.