UGL Basilicata attacca Monti
“In Italia la crisi incalza, il debito pubblico è a livelli da record, lo spread vola e l’unica idea che viene in mente al Presidente del Consiglio è quella di cancellare le festività agli italiani per aumentare i giorni lavorativi, dimenticando ed ignorando del tutto il problema mezzogiorno. Siamo alla pura follia”. Lo affermano i segretari regionali dell’UGL e UGLM della Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “Monti continua a scaricare il peso dei suoi errori sui cittadini del sud penalizzando in special modo la Basilicata, invece di ammettere che le sue scelte politiche fallimentari stanno danneggiando l’intero Mezzogiorno: tanto per cambiare, chi paga tutto questo sono lavoratori e famiglie lucane, soprattutto operai in cassa integrazione e non solo, chi le tasse le paga e le ha sempre pagate. Il governo Monti, purtroppo, per ora si è fermato qui, e non è soddisfacente. L’UGL sostiene che non esiste ancora nessun impegno per il rilancio, la crescita e sviluppo della nostra regione, nessuna certezza dei flussi di finanza pubblica, dei fondi comunitari; nessun progetto di sviluppo che preveda o sostenga l’industria nel nostro territorio; nessun intervento sia pur concentrato su un numerato limitato di priorità, sviluppando l’azione del precedente Governo. Escludendo lo sgravio Irap per l’assunzione di giovani e donne, nessun investimento sui giovani: eppure in Basilicata ci sono molti giovani laureati, un patrimonio di risorse umane sul quale fare convogliare gli interessi di eventuali investitori, anche stranieri. Nessun potenziamento delle reti infrastrutturali per garantire il funzionamento dei servizi di trasporto pubblico locale; nessun impegno concreto per colmare il divario digitale, accelerando fortemente lavori e procedure. La manovra lacrime e sangue, l’aumento delle tasse, il freno alla crescita, la diminuzione dei consumi, poi, sono ulteriori macigni sulla crescita generale della nostra Regione. Il governo Monti si occupa dell’Italia che ancora va, ma poi dimentica il Mezzogiorno, disimpegnandosi per un vero rilancio del Sud. Manca la propria parte, il grande sforzo di portare il nostro martoriato territorio fuori dalle secche della crisi, nell’interesse dei cittadini, di tante persone che vivono in Basilicata e lo fanno in grande difficoltà ed a loro occorre dare risposte, a loro occorre portare “risultati”. Per la Basilicata occorre porre fine a una politica asfissiante, necessita un investimento economico finanziario per incentivare, oltre ai consumi, anche le produzioni. Solo in questo modo, e non con riforme penalizzanti e punitive, si può veramente sperare di combattere la disoccupazione in una regione martoriata. Il nostro territorio sta divenendo desertificato, la gente è stanca. Monti rinunci ai suoi sontuosi emolumenti da Presidente del Consiglio e da Senatore a vita, – concludono Tancredi e Giordano- si impegni affinché vengano tagliati gli stipendi dei dirigenti della Presidenza del Consiglio, riduca le pensioni d’oro ed elimini le auto blu, prima di chiedere ulteriori sacrifici ai lucani”.