UGL, da domani disagi nei trasporti
“Da domani, giovedì 31 marzo a venerdì 1 aprile, l’UGL con i suoi rappresentanti settoriali sciopererà anche in Basilicata per i tagli al trasporto pubblico locale su gomma e su ferro al fine di sensibilizzare le Istituzioni alla sottoscrizione del CCNL, scaduto da oltre due anni, Contratto Nazionale della Mobilità fermo dal 2009. In questi giorni le trattative sono ferme perché le aziende accampano la scusa degli eccessivi tagli a tutto il settore. Dopo l’incontro tra Governo e Regioni della settimana scorsa, per l’UGL Basilicata la scusa non regge più, tale conferenza ha confermato la riduzione dei tagli della Finanziaria come era stato deciso il 16 dicembre 2010”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario provinciale dell’UGL di Matera, Luigi D’Amico ed il segretario regionale confederale dell’UGL Basilicata, Giuseppe Giordano per conto delle segreterie lucane dell’UGL Autoferrotranvieri e dell’UGL Attività Ferroviarie.
“In Basilicata i tagli ammonteranno a svariati ed eccessivi milioni di euro. Una netta riduzione pur con conseguenze che porteranno all’aumento delle tariffe – hanno affermato i Segretari – che ci fa sperare in una ripresa del dialogo per risolvere i tanti ostacoli che ancora ci sono ed arrivare così alla firma del Contratto Collettivo Nazionale. E’ al quanto sconcertante l’atteggiamento assunto dalle associazioni datoriali nel continuare infatti ad rinchiudersi su posizioni che impediscono il seguito della trattativa, nonostante lo stanziamento previsto dal governo di 425 milioni per il trasporto pubblico locale. Noi UGL scegliamo di rivolgerci a tutti i pendolari spiegando i motivi ed i perché in quei giorni subiranno i disagi della nostra iniziativa di mobilitazione. Siamo consapevoli che ogni volta che scioperiamo creiamo disagi alle imprese di Trasporto e ai cittadini lavoratori che come noi si recano tutti i giorni sui loro posti di lavoro ma, con tale protesta ricordiamo all’opinione pubblica lucana che il comparto necessità di risorse finanziarie compatibili e sufficienti per togliere la debitoria economica degli anni precedenti e si invita anche la Regione a riflettere seriamente su ciò che domani possa prospettarsi con altri tagli drastici che tale Ente sta adottando”.