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UGL denuncia le condizioni di lavoro (e non solo) della Fiat di Melfi

“Una delle opere più importanti dello scrittore Carlo Levi, nel suo trascorso lucano, fu ‘ Cristo si è fermato ad Eboli’. Non a caso in Basilicata, spesso viene evocata questa citazione, per denunciare situazioni di abbandono e di degrado. Ma mai si pensava che questo termine sarebbe calzato a pennello anche nei riguardi della Basilicata”. A dichiarare tutto ciò è Giordano Giuseppe, Segretario Regionale UGL Basilicata metalmeccanici.

“Entrando nella FIAT SATA di Melfi si potrebbe pranzare per terra, un immagine perfetta degna delle migliori strutture di ultima generazione per la costruzione di manufatti. Fuori dai cancelli, terra di nessuno (Cristo si è fermato ad Eboli): al cambio turno, sembra di assistere ad una di quelle sequenze di film muti, risalente all’epoca di Charlie Chaplin. Tutti vanno, tutti si muovo in un disordine urbano, spesso si trasforma in incidenti, e tamponamenti tra gli stessi dipendenti. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente, è lo stato di totale abbandono dei tanti Km della rete viaria che bisogna percorrere per raggiungere la zona di S. Nicola di Melfi: noi pendolari che giornalmente ci rechiamo a Melfi – continua Giordano – registriamo un bollettino da guerra con morti e feriti tutti i giorni. La ss Potenza–Melfi e la ss106 Ionica definite come ‘le strade della morte’, l’area dell’Alto Bradano, la Potenza-Bari e la cosiddetta trasversale 96bis-Bradanica, sono arterie inserite in un lungo elenco di infrastrutture rimaste solo sulla carta. Il loro completamento ed adeguamento si accompagnava alla richiesta politica di tener fede agli impegni con una disponibilità finanziaria di quasi 300 milioni di euro, frutto dell’accordo del petrolio, dei fondi Fesr e della riprogrammazione dei fondi Fas. Cosa dire ancora – prosegue Giordano – abbandono del completamento del tratto di strada compreso tra Spinazzola (BA) e Palazzo San Gervasio (PZ) in territorio di Spinazzola (BA). Nel II tronco “Capo Posto” dopo che per mesi si è lavorato a ritmi accelerati (giorno e notte) per collegare i due tratti di Bradanica già esistente in territorio di Spinazzola (BA), da anni non si vede nessuno ed i lavori sono completamente fermi. Per giungere nella zona industriale di Melfi, ci sono operai che per non abbandonare la propria residenza, la propria terra di appartenenza, affrontano solo andata oltre duecento chilometri; chi svolge il primo turno di lavoro – conclude il sindacalista, parte da Nova Siri alle due e mezzo di notte, per fare ritorno alle diciassette del pomeriggio: l’UGL Basilicata chiede maggiore attenzione sperando che qualcuno si occupi con celerità della sicurezza di tutti i viaggiatori”.

 

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