UGL interviene sull’analisi Moody’s
“Quando un’agenzia diffonde dati di un territorio, bisogna accettarle, e se negative, cercare di contribuire alla risoluzione a monte del problema, senza propagande ed accuse che servono solo ed esclusivamente a confondere sempre di più il popolo, già confuso, dall’andamento negativo che giornalmente deve affrontare. Non giova alle nostre comunità parlare semplicemente di crisi occupazionale e giovanile, quella che si vive al Sud ed in Basilicata. Và affrontata la tematica e sostenere tutti insieme le aziende in difficoltà per mancanza di commesse o per crisi economiche. Tutto è certamente collegato alla crisi, crisi del futuro perché se i giovani non riescono a realizzarsi non c’è un domani migliore in cui poter sperare”. Lo sostengono Giuseppe Giordano, segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici e, Giovanni Tancredi, segretario generale regionale UGL al seguito del taglio del rating sul debito italiano. Per i sindacalisti UGL “l’agenzia Moody’s ha annunciato una serie di azioni sui giudizi di una serie di amministrazioni locali. In base alle nuove misure, giustificate anche con le misure di austerità imposte dalla recente manovra , la nostra regione scende a livello del rating italiano A2. Ciò vuol dire che tale agenzia ancora una volta stabilisce che per la Basilicata potrebbe verificarsi un provvedimento per un possibile declassamento. Per Giordano e Tancredi “di fronte a tali dati che, pur allarmanti, non possono rappresentare una sorpresa, non riusciamo a trovare ragioni valide a spiegare la promessa mancata, rappresentata dal Piano per la Basilicata, il piano ‘Basilicata Obbiettivo 2012’ che partito si è subito arenato. Diventa ancora più urgente l’appello rivolto al governatore De Filippo dall’UGL, affinché siano messe in moto iniziative per la crescita. Non sono solo i conti pubblici ad imporre un’iniziativa, sono anche le speranze non esaudite e la resa dei giovani lucani che smettono addirittura di cercare il lavoro a obbligarci ad intervenire. E se i giovani aspettano, le aziende chiudono o sono senza ‘ossigeno’. Per questo voler analizzare la decisione di Moody’s nell’ambito di un contesto strettamente regionale si rischia di incidere negativamente sul clima di fiducia indispensabile per la ripresa. E del resto non si può notare che alle preoccupazioni attuali per un possibile declassamento del rating, non hanno fatto in passato da contraltare espressioni di fiducia o giubilo quando il rating di affidabilità della Basilicata è stato innalzato. Dunque spetta a noi – concludono i segretari Tancredi e Giordano – risolvere questo gravissimo problema per ridare linfa al mondo del lavoro in Basilicata che continua a non avvalersi di due energie essenziali per creare sviluppo e ricchezza: quelle dei giovani e delle donne. Se continuiamo a non affrontare i problemi del territorio, prima o poi si ferma tutta la Regione”.