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Un 2015 vincente per il Bernalda Futsal di Masiello

Si chiude un 2015 all’insegna dei colori rossoblù per Bernalda, un anno che ha portato una ventata di novità ed euforia nella città jonica che si è lasciata trasportare dai risultati e dalle vittorie dell’Ottica Bellino Bernalda Futsal di mister Masiello, uno dei principali artefici di questa favola che sta coinvolgendo sempre più la tifoseria jonica. Il 2015 ha portato in dote alla società del presidente Plati la promozione in Serie C1, salto di categoria ottenuto grazie alla meravigliosa vittoria nello spareggio promozione contro il Gagliardi Potenza. In questi mesi il futsal bernaldese si è confrontato con squadre di Serie A, si è assicurato le prestazioni del brasiliano Pelentir e ha scoperto la bravura del giovane De Brasi, ha costruito un settore giovanile ampio e vincente e ha dovuto fare i conti anche con tanta sfortuna e troppi infortuni. Insomma, un anno difficile da dimenticare e vissuto intensamente da tutto l’ambiente sportivo bernaldese. In vista della ripresa del campionato, il tecnico rossoblù Nicola Masiello ha voluto sfogliare le pagine di questa fantastica avventura per condividere le grandi emozioni del primo anno al timone del Bernalda Futsal con il popolo rossoblù.

Mister Masiello, si sta per chiudere un 2015 di grandissime emozioni coronate con la promozione in Serie C1 conquistata lo scorso maggio a Salandra. Come valuti questo anno solare?
Lo valuto come ho sempre valutato gli altri anni: non può essere un risultato, positivo o negativo che sia, a determinare ciò che rappresenta per me in un quadro ancora più grande. È un tassello, l’ennesimo, in un processo di crescita iniziato tanti anni fa. Per tutti noi è stato un anno di costruzione e di emozioni forti.

La Serie C1 si è rivelata ostica sin da subito, con grandi squadre da affrontare e numerosi problemi interni. Ti attendevi un inizio migliore oppure credi che la classifica attuale rispecchi i valori in campo?
Penso sinceramente di non essere contento: la Serie C1 in corso è sicuramente la migliore degli ultimi anni in termini di qualità di giocatori e allenatori e questa non deve rappresentare una buona scusa per nessuno, tanto meno deve esserlo per noi, ma deve essere uno stimolo per crescere e migliorare ancora. Stiamo avendo ogni tipo di disavventura possibile e questo deve trasformarsi nella nostra forza, non nella nostra debolezza: se si accettano i problemi si finisce per trasformare in scuse i propri insuccessi. Una sola squadra potrà festeggiare a fine stagione, le altre faranno i conti con le proprie ambizioni e i propri rimpianti. Giochiamo a carte scoperte contro il destino e siamo pronti a sfidarlo a testa altissima, ancora una volta.

Bernalda ha riscoperto una passione irrefrenabile per lo sport e segue con grande entusiasmo le gesta dell’Ottica Bellino: un altro grande obiettivo di questo 2015 è stato raggiunto?
Io lo definirei l’obiettivo principale, il primo sulla quale abbiamo puntato con il presidente Plati e con il nostro staff. Il PalaCampagna adesso è vivo non solo nel giorno delle partite: volevamo fortemente riaccendere i cuori dei tifosi e ci siamo riusciti. Durante le gare di questa stagione la Curva Sud è una ricchezza inestimabile: finché i loro cuori saranno sincronizzati con i nostri non molleremo, perché se loro possono avere tutta quella voce per noi, noi avremo fiato per ripagarli. Vincere o perdere poi, è un’altra cosa, una conseguenza naturale del nostro lavoro.

Altro capitolo molto importante di questa tua esperienza come head coach a Bernalda è il settore giovanile rossoblù: come spieghi questo successo del futsal tra i più giovani?
Il calcetto è lo sport più praticato in Italia, superiore anche al calcio stesso. Ovviamente il salto al futsal non è una cosa da poco: il calcetto è un’attività ricreativa da svolgere con gli amici, mentre il futsal è quasi una cosa “seria”. Ma il passaggio diventa quasi naturale con il crescere delle società e questo permette a tanti giovani di essere indirizzati fin da piccolissimi verso la nostra amata disciplina.

La sosta di campionato si sta rivelando fondamentale per recuperare alcuni giocatori e rivedere la forma fisica della squadra: a gennaio credi ci potrà essere il salto di qualità definitivo dei tuoi atleti?
Assolutamente si, ma non posso permettermi speranze. Devo lavorare quotidianamente affinché il lavoro del mio staff sui ragazzi possa trasformarsi in certezze: siamo determinati a fare ancora meglio. A fine stagione, poi, scopriremo cosa rappresenterà tutto ciò in termini di classifica.

In Lucania il livello del calcio a 5 è cresciuto in maniera esponenziale dal punto di vista tecnico, ma a livello organizzativo e strutturale siamo ancora indietro. Come mai?
Il discorso è molto ampio e spinoso. Purtroppo le strutture dove poter svolgere realmente le nostra disciplina non sono tantissime e mi auguro che le Amministrazioni Comunali possano capire in breve tempo in che direzione va lo sport in questo momento. Di certo, per riuscirci, non ci resta che continuare a fare del nostro meglio affinché il movimento futsal possa essere cosi nutrito da poter avere una voce sempre più imponente.

Che anno sarà il 2016 per il Bernalda Futsal?
Sono un tecnico abituato a mettersi sempre in discussione, quindi ragiono come un allenatore a cui restano solo pochi mesi su questa panchina e in questa piazza. Questo modo di agire, step by step, mi porta ad amplificare ancora di più le sensazioni e le emozioni. Mi godo ciò che abbiamo costruito fin qui e lavoro 24 ore su 24 al progetto Bernalda Futsal affinché la società, lo staff, i giocatori e i nostri tifosi possano essere fieri di me come io lo sono di loro. Auguro a tutti loro un felice ultimo giorno dell’anno, con la speranza che il 2016 possa essere ancora una volta felice e vincente.

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