Un film partecipato per raccontare Bari città metropolitana
Lunedì 21 ottobre alle ore 11.00 presso la Mediateca regionale in via Zanardelli 38 a Bari, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto Sinapsi Film, vincitore del bando Principi Attivi 2012, per la realizzazione del primo film partecipato girato nel capoluogo pugliese. Alla conferenza stampa parteciperanno l’assessore regionale alle Politiche giovanili Guglielmo Minervini, Annibale D’Elia, responsabile del programma Bollenti Spiriti e Francesco Asselta, consigliere d’amministrazione dell’Apulia Film Commission. In particolare saranno presentati i risultati del Sinapsi tour che ha visto impegnati per quindici intensi giorni di selezione, i componenti dell’associazione nei luoghi più diversi della città, dai centri commerciali passando per l’Ateneo e via Sparano. Attraverso un appello diffuso in rete tramite i social e un tour che ha toccato spazi multipli della città di Bari, Sinapsi sta procedendo alla ricerca di quaranta persone di diversa età, appassionati di cinema, che metteranno in comune le loro abilità e le loro idee nella realizzazione di un film partecipato.
La richiesta di Sinapsi ai partecipanti è semplice: dedicare tempo e motivazione per costruire in maniera collettiva un’opera filmica, seguendo gli incontri in aula e lavorando attivamente sul set. Le quaranta persone selezionate impareranno a confrontarsi con i vari mestieri che cooperano alla genesi di un’opera filmica (sceneggiatura, regia, recitazione, fotografia, ripresa del suono, scenografia, produzione). Tra i tutor che seguiranno i vari reparti figurano: Mario Bucci – sceneggiatura, Vincenzo Ardito – regia, Andrea Cramarossa – recitazione, Annagiulia D’Onghia – produzione, Marco De Michele – scenografia, Nicola Pertino – direzione della fotografia, Renato Minichelli – audio.
Professionisti e non accomunati dalla passione per il cinema decidono di raccontare in un film la realtà multiforme di una città che si appresta a divenire area metropolitana. Il cinema diventa così strumento di cittadinanza attiva e partecipazione sociale alla cosa pubblica. Nello storytelling collettivo e nella “produzione dal basso” si realizza concretamente l’aspirazione del cinema come arte sociale in grado di creare relazioni e identità intorno a una comunità eterogenea come quella metropolitana.