CronacaPuglia

Un ‘male oscuro’ minaccia gli ulivi del Salento

albero ulivoUn ‘male oscuro’ rischia di decimare pesantemente gli ulivi del Salento. Un nemico a cui ancora non si riesce a dare un nome e un volto, ma che potrebbe cambiare drasticamente, e quindi danneggiare, il volto vegetale del Tacco d’Italia. Ad informare sul tema ci ha pensato il ‘Forum ambiente salute’, che chiede il massimo dell’attenzione su una fitopatologia che potrebbe assumere dimensioni enormi, causando perdite incalcolabili. Sinora l’allarme è rimasto confinato tra gli addetti ai lavori, che dallo scorso mese di aprile, con la costituzione di un pool di esperti dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, del Dipartimento di scienze del suolo della pianta e dell’ambiente dell’Università di Bari, del Cnr, del Consorzio di difesa e dell’Ufficio provinciale dell’agricoltura di Lecce, stanno lavorando incessantemente per trovare una soluzione a questo vero e proprio rebus.

Gli alberi affetti dal ‘male oscuro’ sembrano colpiti da un incendio: la chioma verde appare improvvisamente striata di chiazze color marrone, come se le foglie fossero improvvisamente disseccate. L’epicentro del fenomeno è la parte sud-occidentale della provincia, soprattutto le campagne della costa ionica. Tanti i comuni interessati: Parabita (dove sono stati avvistati e segnalati i primi focolai della patologia), Taviano, Racale, Ugento, Melissano, Gallipoli, ma anche Casarano, Galatina, Nardò. Logicamente, qualora la fitopatologia riuscisse ad espandersi (ad oggi è apparentemente confinata), potrebbe portare ad una perdita incalcolabile non solo per l’agricoltura ma anche per l’ambiente.

 

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