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Un progetto per valorizzare Piazza dei Caduti a Pisticci

C’è anche chi oggi alla vacanza al mare preferisce, forse per l’incertezza del clima, rimanere in città, per meditare e riflettere sui destini del territorio, ad osservare e verificare quello che non è stato ma che poteva essere. Una maniera per riscoprire gli angoli più nascosti, le viuzze, le piazze, le casette del Dirupo e cercare di capire i motivi per cui non sono ancora valorizzati e giacciono in uno stato di degrado e di abbandono. E’ capitato ad un gruppo di amici, di quelli che amano veramente il loro paese, giovani, professionisti, commercianti, studenti, ma anche operai e disoccupati, che si sono ritrovati seduti (per caso o per destino?) sotto la scalinata di Palazzo Giannantonio, sede centrale del comune. Poco importa il loro nome, chi siano e da quale estrazione sociale provengano, ma certo è che sono accomunati dal grande amore per la loro terra. E di qui trae origine una approfondita e costruttiva discussione sugli aspetti attuali della politica e dell’ambiente. La conclusione è ovvia e scontata: il territorio non può né deve morire anzi riproposto e valorizzare in tutte le sue peculiarità, partendo magari dall’ambientazione ad essi più vicina nel momento dell’analisi. Dalle parole ai fatti. L’improvvisato (ma non tanto) comitato civico decide all’unanimità, quasi fosse in una assise pubblica, di sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale una idea-progetto di salvaguardia del Patrimonio Culturale, Sociale, Educativo, Ambientale pisticcese, con la fattiva collaborazione di professionisti locali e sponsor privati ed istituzionali, ed in via prioritaria per il Monumento ai Caduti e la relativa piazza. Il progetto mira a riqualificare e rendere più vivibile tutta l’area al fine di inserire il patrimonio locale in una struttura di rete integrata e di immediata individuazione e riconoscibilità anche fuori dal territorio. Piazza dei Caduti può così diventare isola pedonale nel contesto di unpiccolo polmone verde, con salotti, incontri e intrattenimenti per piccoli e adulti. Una favola d’altri tempi? Il gruppo comunque crede in questa scommessa, anche perchè per il Monumento e per i Caduti c’è scarso rispetto, fino al punto da essere spesso “oscurato” davanti all’ingresso. Eppure fu innalzato a prezzo di grandi sacrifici, nel 1928, con il contributo di molti cittadini, su iniziativa del sac. Don Domenico Sinisi. E per questo va tutelato senza dissacranti interferenze che offendono la memoria di quanti hanno immolato la loro vita per la patria.

Giuseppe Coniglio

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