Un team di ricercatori salva la qualità di pomodoro ‘Fiaschello Battipagliese’
Un team di ricercatori ha letteralmente salvato dall’estinzione una qualità di pomodoro autoctona, denominata “Fiaschello Battipagliese”, scomparsa agli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso, che veniva prodotta esclusivamente nella Piana di Battipaglia, in provincia di Salerno. Un pomodoro apprezzato per il suo profumo intenso ma dolce e per la freschezza della polpa ricca e corposa. Dalla caratteristica forma ad ampollina e dal colore rosso vermiglio. La coltivazione avveniva esclusivamente in piena aria, sfruttando al meglio possibile i tempi colturali offerti dal periodo primaverile-estivo. Tra i pomodori era, inoltre, tra le varietà più facilmente coltivabili perché la pianta bassa non richiedeva alcun sostegno e necessitava di pochissime concimazioni e annaffiature.Agli inizi del 2013, l’associazione Arkos di Battipaglia, impegnata in progetti di valorizzazione delle risorse del territorio, si pone un ambizioso obiettivo: recuperare e permettere nuovamente la produzione di questo pomodoro. Nasce, così, un progetto di ricerca per studiare la varietà locale di questa antica coltura, che rappresentava una espressione di vita sociale e civiltà contadina battipagliese.Le pacchetelle al naturale del pomodoro “Fiaschello Battipagliese”, lavorate a mano con il metodo tradizionale sono attualmente il prodotto di punta della nuova attività aziendale.
Completano la gamma di offerta, ad oggi in produzione, i pomodori pelati al naturale, realizzati con pelatura e colmatura nei vasetti a mano, la passata di pomodoro, ottenuta dai pomodori più rossi e maturi, una vera goduria. La conoscenza del prodotto si sta già diffondendo tra i professionisti del food e il pomodoro si sta facendo apprezzare come produzione di alta qualità destinata a un mercato di nicchia.