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Università di Bari, i precari dell’ateneo disposti a lavorare gratis

I precari tecnici amministrativi dell’Università di Bari, a casa e senza stipendio da due e, in alcuni casi, da quattro mesi, hanno scritto una lettera aperta al Rettore Antonio Uricchio, confermando la loro disponibilità a riprendere l’attività lavorativa anche senza stipendio. “Siamo disposti a questo gesto pur di ripristinare i servizi agli studenti, che appaiono fortemente rallentati a causa delle sedie lasciate vuote”, è il commento dei tecnici, i quali attendono il rinnovo del contratto che si procrastina già da tempo.

“I 699mila euro sufficienti a garantire i rinnovi fino alla fine del 2014 – spiegano – sono inutilizzati in attesa della definizione dell’arzigogolato e farraginoso iter burocratico tra Università e Regione, e con loro rimangono fermi al palo anche i precari, insieme ai relativi 26 progetti già approvati dal consiglio di amministrazione del 13 gennaio scorso, interamente dedicati alla didattica e ai servizi agli studenti come previsto dalla delibera regionale”.

 

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