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Uspp Basilicata: “Disagi nel carcere materano senza che l’amministrazione li vuole affrontare seriamente”

“Continuo disagio e pericolo per la Polizia Penitenziaria di Matera, sit-it di protesta davanti alla Prefettura di Matera della USPP Basilicata

Domani mattina 20 gennaio ’20 alle ore 10,00 l’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria si schiera contro l’immobilismo dell’Amministrazione Penitenziaria sulla questione Matera,  si terrà all’esterno del palazzo del governo nella città di Matera».

Contrari

Al Sovraffollamento dell’utenza nel carcere della città dei Sassi: «cosa che implica disagi sull’impianto organizzativo interno- poiché la struttura non riesce a sopportare ulteriore carico di lavoro- per cui si registrano continue proteste “per il  mancato adeguamento  riscaldamenti- erogazione di acqua calda per i servizi igienici- per l’inefficace nell’adeguamento delle linee telefoniche alle esigenze attuali ecc… causa inevitabile dei disagi dei riscaldamenti a disposizione del personale nonché dell’erogazione di acqua calda ecc…  difettato dallo scarso adeguamento di dotazione di personale, a causa concreta di rischi per il personale, vedi aggressioni ecc…  

 L’USPP scende in piazza dopo aver sollecitato più volte la risoluzioni  della problematiche esistenti,  a tutti i livelli dell’Amministrazione Penitenziaria,  anche all’indirizzo del  provveditore regionale,  cosa che non ci ha dato la possibilità concreta di mostrare le nostre ragioni, vi è da dire solo l’altro giorno ha inteso incontrare le OO.SS. attraverso una convocazione urgente, questa sigla non ha potuto partecipare, perché impossibilità alla partecipazione,  perché impegnata nella sede dello stesso provveditorato,  anzi ha chiesto un differimento anche a stretto giro,  della stessa, visto la portata delle problematiche issate, bè come tutta risposta non accettata la nostra richiesta motivata di rinvio, anche a un incontro successivo anche solo con questa sigla.  Con rammarico apprendiamo che ciononostante avendo incontrato le altre sigle, non sembra che abbia risolto realmente alcun che.  Per queste ragioni che siamo sempre più convinti che continueremo a manifestare affinchè non si troverà una soluzione reale, non virtuale”.

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