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USPP: Condizioni delle carceri lucani, il nostro punto di vista

Vito Messina USPP, interviene dopo aver letto alcuni lanci di stampa, sulle condizioni delle strutture lucane: “Ben venga il supporto del mondo politico, ma come più volte ribadito nelle carceri lucane, non viene violato il dettato costituzionale, non vi la tortura anzi tutt’altro, vi è il rispetto della sentenza cosìdetta Torreggiani, applicata sin da subito. Vorrei che qualcuno si ponga una riflessione andando a quantificare i disagi derivanti dalle tanto ventilate torture, a danno dei detenuti e se vi è un solo detenuto, che sia stato diagnosticato malori a vario titolo a causa di una carcerazione troppo dura, nelle carceri lucane. Di contro vadano a verificare la conseguenze derivanti da un lavoro poco sicuro dei Poliziotti Penitenziari, pieno di insidie, che nella migliore delle ipotesi subisce grossi fattori di stress, nonché le reazioni violente degli utenti che non accettano le regole, questo non vuol sapere nessuno, cose che abbiamo denunciato più volte attraverso manifestazioni di piazza che ci ha visto unici protagonisti”.

Messina continua: “Sembra strano, ma la polizia penitenziaria è stata lungimirante, avendo percepito che stavano arrivando troppi detenuti dalla vicina regione puglia, tutti i giorni, dove si rischiava di violare i dettami della Comunità Europea sugli spazi da mettere a disposizioni degli utenti, ha messo in guardia l’amministrazione interregionale puglia e Basilicata, quale accortasi del problema ha ridotto il flusso verso le nostre strutture”.

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