USR CISL Basilicata chiede incontro urgente su Trenitalia
Preg.mo Presidente,
Egregi Signori,
la Società TRENITALIA, e l’intero Gruppo FSI, nonostante i ripetuti appelli di questi ultimi mesi, anche di Codeste Spett.Li sedi, continua a desertificare il territorio di Basilicata chiudendo unità produttive a danno dell’occupazione del settore.
Dopo la clamorosa chiusura delle ex officine grandi riparazioni di San Nicola di Melfi, la perdita del Reparto territoriale movimento di Potenza della Società RFI, la chiusura della linea Rocchetta S.A. – Gioia del Colle, la chiusura della gestione merci di Potenza e sembrerebbe programmata anche quella di San Nicola di Melfi, il caso che purtroppo è necessario attenzionare con immediatezza è l’annunciata chiusura del Presidio Assistenza della Divisione Passeggeri N/I della Società TRENITALIA, comunicatoci con la lettera di convocazione che le scriventi hanno ricevuto nella giornata di ieri 27 settembre 2012, e che affronteranno, se nulla accadrà a difesa dell’unità produttiva, nella riunione del 11 Ottobre p.v..
Non ci sembra possibile che si continui a tollerare un atteggiamento così dispotico da parte del management delle Società del Gruppo FSI, a danno del territorio di Basilicata e delle unità produttive in esso dislocate. Le proposte del management del Gruppo FSI sono sempre le stesse, vale a dire, ingiustificati accorpamenti delle strutture di Basilicata di pari dimensione a quelle delle regioni limitrofe, con l’inevitabile e conseguente perdita di numerosi posti di lavoro, nonché delle professionalità che essi rappresentano per il settore.
È il caso di richiamare l’attenzione delle SS. LL. al fatto che le citate ultime chiusure, hanno provocato la perdita per la Basilicata di oltre 100 posti di lavoro nelle sole Società del Gruppo FSI, che non verranno più colmate per gli ovvi motivi legati al contemporaneo spostamento delle produzioni ingiustificatamente delocalizzate, per non dire poi dei negativi riflessi anche per l’economia locale.
Le scriventi ritengono che una così grave situazione che ha riflessi sia sull’occupazione che sull’economia regionale, dev’essere assolutamente stoppata, da qui l’esigenza di convocare prima del 11.10.2012, una apposita riunione per scongiurare l’ennesima perdita di strutture funzionali al territorio e al trasporto ferroviario attualmente svolto.