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Vaccini e persone migranti, premiato il progetto Su.Pr.Eme della Regione Puglia

Venerdì 30 giugno 2023, alle ore 9.30, presso il teatro Kursaal Santa Lucia (Bari, largo Adua n. 5), la Regione Puglia riceverà il riconoscimento dell’HaDEA (Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale) per l’attuazione del progetto “Su.Pr.Eme – Health care and vaccinations for undeclared, seasonal workers”, che ha implementato un modello innovativo di presa in carico psico-socio-sanitaria e di vaccinazione della popolazione che vive all’interno di insediamenti abitativi informali o abusivi (c.d. “ghetti”).

All’evento parteciperanno: Rocco De Franchi, responsabile della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia; Giovanni Gorgoni, direttore generale di A.Re.S.S. Puglia; Antonio Nigri, direttore generale dell’ASL di Foggia; Francesco Paolo Maraglino, direttore generale Prevenzione Sanitaria – Ministero della Salute; Carlos João, project advisor dell’Agenzia Esecutiva Europea per la Salute e il Digitale. Le conclusioni e i saluti finali saranno affidati all’assessore alla Sanità della Regione Puglia Rocco Palese.

La cerimonia di premiazione sarà seguita, a partire dalle ore 10.10, da una conferenza stampa condotta in italiano e in inglese con interpretazione simultanea. Gli operatori e le operatrici dell’informazione potranno realizzare interviste individuali con i relatori.

Il progetto “Su.Pr.Eme” fa parte di un’iniziativa guidata dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro che vede la Regione Puglia come capofila delle 5 regioni italiane partner del sud Italia (Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia) e coinvolge l’Ispettorato del Lavoro, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e il Consorzio NOVA Onlus. A coordinare le attività progettuali per conto della Regione è l’A.Re.S.S. (Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale).

L’implementazione del progetto, pensato per raggiungere una popolazione difficile da vaccinare come quella composta da lavoratori e lavoratrici migranti e stagionali, è iniziata durante la fase della pandemia da Covid-19, che ha inasprito le difficoltà di assistenza sanitaria e sociale affrontate dalle persone migranti e da altri gruppi vulnerabili a causa dell’accesso limitato ai servizi sanitari.

Il riconoscimento dell’HaDEA giunge nell’ambito dell’iniziativa triennale paneuropea “Overcoming vaccination obstacles” che affronta gli ostacoli fisici, pratici e amministrativi alla realizzazione dei programmi vaccinali. L’iniziativa si propone di identificare e valutare l’impatto degli ostacoli alla vaccinazione, condividere e sperimentare le buone pratiche, sviluppare raccomandazioni e sostenere gli Stati membri dell’UE nell’obiettivo di aumentare i tassi di copertura vaccinale. Tra le numerose proposte di intervento presentate dalle autorità sanitarie dei diversi Stati membri dell’Unione, l’HaDEA ha selezionato i cinque progetti considerati più promettenti; “Su.Pr.Eme” rientra tra questi.

Il progetto ha conseguito risultati significativi. Di seguito, si ricordano i principali.

  • Il progetto “Su.Pr.Eme” ha istituito 5 servizi di supporto e orientamento per facilitare l’accesso ai servizi sociali e sanitari, sia pubblici che privati;
  • 1.472 beneficiari hanno ricevuto un’assistenza completa da parte dei servizi sociali e sanitari locali, tra cui visite mediche, assistenza sociale e sanitaria e interventi relativi al COVID-19;
  • 1.557 beneficiari hanno ricevuto un supporto di mediazione linguistico-culturale, garantendo una comunicazione efficace e una sensibilità culturale;
  • 537 persone hanno ricevuto kit igienici, promuovendo l’igiene e la salute all’interno degli insediamenti abitativi informali;
  • 40 operatori hanno partecipato a programmi di formazione, finalizzati all’aggiornamento e allo sviluppo delle competenze necessarie a fornire servizi in un contesto multiculturale;
  • 1.148 persone hanno beneficiato di iniziative di alfabetizzazione e sensibilizzazione, promuovendo la conoscenza e l’empowerment;
  • Sono stati distribuiti 4.000 opuscoli che offrono informazioni essenziali sull’accesso ai servizi sociali e sanitari locali;
  • Si stima che circa 11.280 persone abbiano beneficiato delle attività di assistenza socio-sanitaria del progetto in Puglia.

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