Valutare i servizi sanitari: dai “bersagli” Sant’Anna ai programmi “mirati” di salute per i cittadini pugliesi.
Al suo primo appuntamento con “Il sistema di valutazione della Performance dei sistemi sanitari regionali” della Scuola Sant’Anna di Pisa, la Puglia si presenta con il 38,5 per cento degli indicatori in miglioramento e con variabilità in riduzione e il 28,2 per cento degli indicatori in miglioramento ma con una variabilità aumentata: i dati fanno riferimento agli anni 2013-2014 e sono stati ottenuti valutando 200 indicatori divisi per aree.
Queste in sintesi alcune delle cifre contenute nel report presentato questa mattina a Bari dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal direttore del Dipartimento della Promozione della Salute Giovanni Gorgoni, dal direttore generale dell’Ares Ettore Attolini e dalla prof.ssa Sabrina Nuti della Scuola Superiore Sant’Anna.
La Puglia ha infatti aderito, da quest’anno, al progetto sviluppato dal Laboratorio MeS (Management e Sanità) “Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali” della Scuola Sant’Anna di Pisa. I risultati sono stati presentati attraverso il sistema dei “bersagli” che permette una visualizzazione immediata della qualità della performance su una scala di 5 valori che va da ottima a molto scarsa e che viene evidenziata sulla base di una scala di colori: verde scuro (ottima), verde (buona), giallo (media), arancione (scarsa), rosso (molto scarsa). I bersagli saranno il punto di partenza per definire per ogni azienda un “Piano di Azione” per il 2016 sulla base del quale saranno declinati gli obiettivi dei Direttori Generali.
Al progetto, insieme con la Puglia, aderiscono le regioni Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento.
“Noi – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – stiamo cercando di costruire un sistema sulla misurazione delle performance in sanità che i cittadini possono sempre controllare e monitorare. Fino ad oggi non esisteva, o esisteva solo per addetti ai lavori. Questo crea anche un confronto tra noi e le altre Regioni”.
Emiliano ha poi anticipato il dato relativo all’aumento dei posti letto.
“I posti letto – ha detto il Presidente – aumenteranno dell’1 per cento, spostandosi sostanzialmente, e in maniera importante, dalle acuzie alle post acuzie”.
“Sto facendo uno sforzo enorme – ha poi continuato Emiliano – per tenere lontana la cattiva politica dalla sanità. E se mollo di un millimetro, questo lavoro svanisce. Ecco perché resto ancora alla guida dell’assessorato. Perché ci sia un reale cambiamento è necessario che il presidente ci metta la faccia. Non è comodo, ma – ha aggiunto Emiliano – mi hanno eletto per questo”.
Emiliano infine ha confermato ancora una volta che non aumenterà le tasse.
“Il miracolo che abbiamo fatto – ha detto – è quello di non aver aumentato le tasse. Se avessimo avuto quei soldi pomposamente promessi dal governo con il Patto della Salute, sarebbe stato tutto più facile. Fare questo lavoro con quei tagli, sinceramente è stata un’impresa soprattutto per la Puglia, che era una delle pochissime regioni che stava spingendo moltissimo verso il miglioramento ed era in uscita dal Piano operativo. Adesso lo faremo senza quei soldi e – ha concluso – condurremo questa battaglia per diventare una delle migliori sanità italiane”.
“Oggi abbiamo voluto presentare i dati in un incontro aperto e al quale sono stati invitati tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo della sanità – ha aggiunto il direttore del Dipartimento Giovanni Gorgoni – perché solo attraverso la trasparenza e la condivisione possiamo puntare a un reale miglioramento del servizio offerto. I dati fotografano in maniera oggettiva la “stato di salute” di ciascuna Asl: la semplificazione in aree di intervento è funzionale alla definizione di un Piano di Miglioramento che, lungi dall’essere imposto dall’alto, sarà discusso con le singole Direzioni Strategiche. Questo è un prezioso punto di partenza che oggi ci consente di avere basi certe per definire obiettivi specifici e soprattutto in grado di rispondere alle reali esigenze del territorio. Non si tratta affatto, quindi, di un punto di arrivo. Il testimone ora – ha concluso Gorgoni – è nelle nostre mani e abbiamo il dover di condurlo verso un 2016 che deve essere il banco di prova di un sistema sanitario in grado di contare non solo su numerose punte di eccellenza, ma anche sulla capacità di riconoscere le proprie criticità per risolverle. E questo lo faremo anche con la collaborazione degli operatori e dei cittadini fruitori dei servizi: nel corso del prossimo anno la Regione Puglia avvierà sistemi di valutazione del clima organizzativo e del grado di soddisfazione degli utenti”. (s.n.)
L’intero report “Il sistema di valutazione del Network delle Regioni 2014” è consultabile al link
http://performance.sssup.it/netval
NOTE SUI PIANI DI MIGLIORAMENTO DELLE SINGOLE ASL
La valutazione dei risultati è il punto di partenza per definire un Piano di Miglioramento per ogni singola Asl della Regione Puglia, declinato su cinque aree tematiche: ospedale, territorio, farmaceutica, percorsi assistenziali e materno-infantile.
Il Piano di Miglioramento proposto sarà condiviso con le Direzioni Strategiche delle Asl per definirne il dettaglio degli obiettivi e le pesature. Il piano proposto sarà quindi la base di partenza per sviluppare un progetto di lavoro sulle aree di maggiore criticità individuate dallo studio.
Gli obiettivi comuni sono: Potenziamento degli screening oncologici; Potenziamento del piano vaccinazioni; Miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva (antibiotici) e riduzione della spesa per l’assistenza farmaceutica; Riduzione delle ospedalizzazioni inappropriate a favore di un potenziamento dei servizi territoriali, anche attraverso un rilancio della collaborazione con la medicina generale.
I PIANI DI MIGLIORAMENTO
ASL FOGGIA
Ospedali: Rilevante riduzione ospedalizzazione dei propri residenti soprattutto per le patologie da curare più appropriatamente nei setting ambulatoriali; miglioramento dell’efficienza ospedaliera (riduzione delle degenze medie) e dell’appropriatezza chirurgica;
Territorio: Potenziamento delle cure domiciliari e miglioramento dei percorsi per patologie croniche in particolare scompenso e diabete;
Farmaceutica: Miglioramento appropriatezza prescrittiva e compliance, riduzione abbandoni dalla terapia con statine;
Percorsi assistenziali: Tempestività intervento frattura di femore soprattutto nella AOU, riduzione abbandoni da Pronto soccorso;
Materno-infantile: Riduzione della ospedalizzazione in età pediatrica e per gastroenteriti (inappropriatezza).
ASL BARLETTA-ANDRIA-TRANI
Ospedali: Riduzione ospedalizzazione e maggiore efficienza nell’utilizzo posti letto disponibili anche in termini di appropriatezza organizzativa per la chirurgia;
Territorio: Potenziamento cure domiciliari, potenziamento del percorso territoriale per lo scompenso;
Farmaceutica: Riduzione spesa farmaceutica, miglioramento appropriatezza e compliance statine;
Percorsi assistenziali: Riduzione degenze mediche in reparti chirurgici, miglioramento del percorso oncologico;
Materno-infantile: Riduzione ospedalizzazione per asma (inappropriatezza).
ASL BARI
Ospedali: Miglioramento dell’appropriatezza organizzativa per la chirurgia (soprattutto nel Policlinico) e riduzione delle dimissioni volontarie;
Territorio: Potenziamento cure domiciliari e miglioramento in particolare del percorso territoriale per il diabete;
Farmaceutica: Miglioramento appropriatezza prescrittiva ed efficienza;
Percorsi assistenziali: integrazione percorsi con AOU e miglioramento qualità delle cure;
Materno-infantile: Riduzione cesarei e ricoveri inappropriati.
ASL BRINDISI
Ospedali: Riduzione significativa dell’ospedalizzazione soprattutto per i ricoveri ad alto rischio inappropriatezza (lea medici). Riduzione delle degenze medie;
Territorio: Potenziamento cure domiciliari e miglioramento in particolare del percorso BPCO;
Farmaceutica: Riduzione spesa farmaceutica e maggiore efficienza prescrittiva;
Percorsi assistenziali: Miglioramento percorso frattura del femore,
Materno-infantile: rilevante riduzione percentuale cesarei (la più elevata della regione) e riduzione delle episiotomie.
ASL LECCE:
Ospedali: Miglioramento appropriatezza organizzativa chirurgica e
maggiore efficienza ospedaliera. Riduzione dimissioni volontarie;
Territorio: Potenziamento cure domiciliari e miglioramento in particolare del percorso BPCO;
Farmaceutica: appropriatezza prescrittiva ed efficienza;
Percorsi assistenziali: Riduzione ricoveri diurni di tipo diagnostico, riduzione ricoveri medici in reparti chirurgici;
Materno-infantile: Riduzione percentuale cesarei e ricoveri sovra soglia per parti, riduzione della ospedalizzazione inappropriata.
ASL TARANTO
Ospedali: Pur avendo l’ospedalizzazione più bassa della regione registra numerosi ricoveri per patologie croniche quali diabete e BPCO che vanno ridotti. Da migliorare l’efficienza ospedaliera;
Territorio: Miglioramento assistenza domiciliare e forte potenziamento dell’assistenza territoriale per le patologie croniche;
Farmaceutica: Riduzione spesa farmaceutica (la più elevata in regione) e miglioramento appropriatezza prescrittiva;
Percorsi assistenziali: Migliorare percorso femore;
Materno-infantile: Rilevante riduzione dei cesarei.