Variante Statale 16, CIA Levante dice NO e sostiene il Comitato Territorio e Agricoltura
“No al consumo di suolo agricolo, no al nuovo tracciato imposto dalla variante per la strada statale 16 Adriatica”. E’ questa la posizione chiara e netta espressa dal Comitato Territorio e Agricoltura di Noicattaro, posizione sostenuta anche da CIA Levante.
Tutte le realtà rappresentate all’interno del Comitato, attraverso una missiva ufficiale indirizzata alle amministrazioni comunali e ai responsabili del progetto, hanno espresso la loro netta contrarietà alla soluzione su cui ormai è stata raggiunta una piena convergenza di tutti i comuni interessati, nonostante la procedura del ‘dibattito pubblico’ sia in realtà ancora aperta.
“Spontanea sorge la domanda circa la funzione, la validità e l’efficacia dell’iter previsto dalla Legge ‘DIBATTITO PUBBLICO’, se la scelta è stata già fatta sulla testa dei cittadini e senza ascoltare il loro parere”, si legge nella lettera. “Il nostro territorio si connota per una forte vocazione agricola. Per questo riteniamo scellerata, insensata, superficiale e disastrosa la scelta di scartare la prima ipotesi, vale a dire quella relativa al semplice allargamento della sede stradale, per convergere sulla cosiddetta ‘soluzione C’, una decisione che incide in modo devastante sul territorio, deturpando l’ambiente e il suo equilibrio. Una soluzione”, sostiene il Comitato nella missiva, “nemmeno ispirata a validi criteri economici, che causerà spreco di suolo e ripercussioni negative sulla sostenibilità ambientale. Crediamo debba esserci una vera consultazione, un reale dibattito pubblico a cui i sindaci non possono sottrarsi, sia legalmente che eticamente. Occorre ascoltare la voce dei cittadini contribuenti, anche perché quest’opera pubblica ha costi previsti per circa 600 milioni di euro. La Variante alla SS 16, così come voluta dalla stazione appaltante, provocherà un danno non solo al territorio e all’agricoltura ma anche a tutta l’economia locale. Il Comune di Noicattaro non deve essere complice dell’inutile devastazione del nostro territorio e di tutta l’economia locale. L’Amministrazione comunale di Noicattaro, piuttosto, si associ con il nostro Comitato al fine di evitare l’insensata devastazione di un’intera area territoriale”.
Il Comitato Territorio e Agricoltura di Noicattaro sostiene che la variante consisterà, sostanzialmente, in uno sventramento illogico e brutale, che sottrarrà al territorio dei suoli agricoli fertili e rigogliosi. “Si tratta di una tipologia di strada che, così come concepita, non ha alcuna logica perché partendo da Bari-Mungivacca, dopo i circa 19 km di tracciato, si dovrebbe restringere a sole due corsie nel territorio di Mola di Bari spostando in tale caso gli eventuali ingorghi da Torre a Mare a Mola di Bari Cozze-Polignano. Si verificherebbe il cosiddetto “collo di bottiglia. E’ davvero inevitabile distruggere i territori agricoli di pregio esistenti a Noicattaro, Triggiano e Mola al solo scopo di spostare il traffico e gli ingorghi nella zona di Mola-Polignano?”.
“La creazione di una variante alla Strada Statale 16 avrebbe una sua logica e una sua reale concreta funzione se partisse dal Casello Sud di Bari dell’autostrada Adriatica per snodarsi fino a Brindisi-Lecce-Otranto correndo all’interno delle province di Bari, Brindisi e Lecce e non restringendosi a sole due corsie nel territorio di Mola di Bari. Continueremo a opporci alla soluzione che pare destinata a imporsi su tutto e su tutti. Si apra realmente il confronto, si ascoltino i cittadini, le imprese, gli agricoltori.”