Vendola scrive ai ministri per la deroga delle Asl in Puglia
La situazione della sanità in Puglia è piuttosto delicata, e sul tema del mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, il governatore Nichi Vendola ha scritto una lettera ai ministri Tremonti, Fitto e Fazio, chiedendo una deroga per le sei Asl pugliesi. “L’ecatombe va evitata, dobbiamo decidere se il sistema sanitario pugliese può vivere o meno. Mi appello al ministro Fitto, affinchè si possa costituire insieme un’altra pagina di buona politica per la nostra regione. Il clima di collaborazione che si è creato è molto utile. Occorre dire basta al continuo ‘ping pong’ polemico sulle responsabilità passate e presenti, e arrivare in tempi rapidi ad ottenere la deroga per lo sblocco del turn over e procedere alla re-ingegnerizzazione del sistema sanitario».
Vendola sottolinea che gli ospedali pugliesi sono vicini al collasso, e punta al piano di rientro, con deroghe per 530 medici stabilizzati che rischiano la precarietà. “I conti, finalmente, sono a posto, le verifiche sui tagli e gli adempimenti del piano di rientro procedono abbastanza bene, a giorni è atteso lo sblocco dei 400 milioni congelati a Roma. L’unico neo è la carenza strutturale di personale, perché in Puglia mancano 20mila unità tra medici e infermieri. La situazione è aggravata dagli affetti di alcune norme della legge finanziaria, e c’è il rischio di licenziare centinaia di medici e dirigenti sanitari mentre è in atto il blocco del turn over. Vanno fuori dai ranghi anestesisti, pneumologi, cardiologi, figure mediche fondamentali. Quindi, il progressivo depauperamento degli organici sanitari, limita di molto l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e, di riflesso, la tutela sanitaria cui i cittadini hanno diritto”. Il governatore pugliese si dice comunque certo che le sue preoccupazioni e quelle dell’intera Puglia troveranno condivisione, e che i ministri mostreranno grande attenzione istituzionale verso i problemi della Puglia.
Ma l’iniziativa di Vendola ha suscitato polemiche nell’opposizione regionale: ”È singolare che il governatore della Puglia si rivolga al ministro Fitto – ha detto Tato Greco (Ppdt) – quando, per stessa ammissione dei vertici delle Asl, gli organigrammi non sono aggiornati, né sono stati adeguati ai tagli di ospedali e reparti previsti dal piano di riordino”. Per Domi Lanzillotta (PdL) “oggi Vendola si rivolge al Governo chiedendo aiuto, ma non basta. Deve intervenire sul controllo delle spese delle Asl”. L’affondo maggiore arriva da 11 senatori del Pdl guidati da Luigi D’Ambrosio Lettieri (coadiuvato da Amoruso e Saccomanno) con un’interrogazione ai ministri Nitto, Palma e Fazio: “La chiusura delle indagini sulla ‘Sanitopoli’ pugliese potrebbe configurare il reato di concussione di cui all’art. 317 del codice penale anche a carico del governatore, che avrebbe avuto frequenti contatti con il sindaco di Bari e un esponente di rilievo del Pd, finalizzati a intervenire sulle nomine dei dirigenti delle Asl”.